A Roma arriveranno undici nuove linee tramviarie con 121 tram di ultima generazione, 32 chilometri di infrastrutture e nuovi depositi. Il primo cantiere partirà a gennaio presso l’ex centro carni in via Severini.
Il punto della situazione è stato affrontato in Campidoglio durante il convegno "Facciamo ritornare i tram", organizzato dal gruppo Roma Futura. Un ritorno, sì, ma con tutte le innovazioni tecnologiche del caso.
I progetti previsti sono undici: quattro in fase avanzata e già finanziati, sette ancora allo stadio di progettazione di fattibilità tecnico-economica (Pfte). Come spesso accade nelle scelte legate alla mobilità, il percorso non è semplice. Le opere non sempre incontrano il favore della cittadinanza e richiedono un attento lavoro di comunicazione e condivisione.
"Le parole chiave sono tre: programmazione, ascolto e dialogo" ha spiegato Giovanni Caudo, uno dei promotori del convegno e presidente della Commissione PNRR. "Le trasformazioni urbane non sono mai indolori".
Anche Eugenio Patanè, assessore capitolino alla Mobilità, è intervenuto al convegno: "All’inizio della consiliatura abbiamo deciso di valorizzare quanto fatto dalla precedente amministrazione, approvando subito il PUMS per proseguire con lo sviluppo della città. Abbiamo scelto interventi strutturali, come il rinnovo dell’armamento della metropolitana, che garantirà stabilità per i prossimi 30 anni. Inoltre, Roma ha di nuovo una stazione appaltante: Roma Metropolitane è stata rimessa in bonis".
Il progetto del ritorno dei tram vede come protagonista, in vari ruoli tecnico-progettuali, Roma Servizi per la Mobilità.
"Stiamo lavorando sulle quattro linee già finanziate (Termini-Vaticano-Aurelio, Togliatti, Termini-Tor Vergata, Verano-Tiburtina) e sulla fattibilità delle altre sette" ha dichiarato Anna Donati, presidente e amministratrice delegata dell’azienda.
Rispetto alle criticità sollevate dall’Università Tor Vergata sull’arrivo della linea tramviaria, Donati si è detta fiduciosa: "Il dialogo con l’ateneo è iniziato, e troveremo una soluzione. Tutte le città italiane che hanno introdotto i tram hanno affrontato difficoltà, ma dove sono stati realizzati, hanno avuto un grande successo. Firenze ne è l’ultimo esempio".
Tram e metropolitana sono sistemi complementari, ha sottolineato più volte Alessandro Fuschiotto, direttore tecnico di Roma Servizi per la Mobilità: "Le rotaie di superficie servono dove la densità abitativa è bassa, mentre quelle sotterranee sono più adatte alle zone ad alta densità".
Le undici linee previste
Linee già finanziate:
Termini-Vaticano-Aurelio (TVA)
Verano-Tiburtina
Togliatti-Subaugusta
Termini-Tor Vergata
Linee per cui sarà richiesto il finanziamento:
Via Barletta - Piazzale Clodio (passando per viale Angelico e il Ponte della Musica)
Viale Angelico - Auditorium Parco della Musica (via Reni)
Stazione Tiburtina - Ponte Mammolo (via Tiburtina)
Piazza Mancini - Corso Francia - Vigna Clara (via Flaminia Vecchia)
Tram veloce Anagnina
Tor Vergata - Tor Bella Monaca (via Passo Lombardo e via Cambellotti)
Tramvia veloce Termini - Tor Vergata - Orto Botanico - Scambiatore Sud
Un ambizioso piano per riportare i tram nel tessuto urbano della Capitale.