Nella seduta di ieri della Giunta provinciale, su proposta dell’assessore alla Mobilità Daniel Alfreider, è stato ratificato il protocollo d’intesa con RFI che definisce il programma per la soppressione dei passaggi a livello presenti sulle linee ferroviarie della Provincia autonoma di Bolzano. 

La soppressione, accompagnata da opere sostitutive o deviazioni stradali, è finalizzata a migliorare la funzionalità delle linee ferroviarie.

“L’obiettivo di questa misura – spiega l’assessore Alfreider – è migliorare il trasporto ferroviario e la sicurezza del transito pubblico, garantendo maggiore regolarità alla circolazione dei treni, diminuendo i rischi connessi e riducendo i costi per il mantenimento in perfetto stato di efficienza degli impianti dei passaggi a livello e dei relativi dispositivi di sicurezza.

Questa iniziativa si inserisce tra gli obiettivi principali del Piano provinciale della mobilità sostenibile 2035, tra cui ci sono il miglioramento e il potenziamento del trasporto ferroviario come spina dorsale della mobilità sostenibile”.

Lo stesso assessore Alfreider sarà autorizzato ad apportare eventuali modifiche e aggiornamenti futuri non sostanziali, che potrebbero diventare necessari.

Il protocollo d’intesa era stato firmato in seguito a un incontro avvenuto il 21 novembre tra l’assessore e il direttore generale di RFI, Gianpiero Strisciuglio, durante il quale si erano individuati, tra quelli prioritariamente da sopprimere, dieci passaggi a livello sulla linea Bolzano-Merano (tre a Ponte Adige, uno a Settequerce, due a Terlano e quattro a Merano) e otto passaggi a livello sulla linea Fortezza-San Candido (a Vandoies, Chienes, Brunico, Valdaora, Dobbiaco e tre a San Candido).

Perché sopprimere i passaggi a livello

“Considerando sia i passaggi a livello di proprietà di RFI (18) sia quelli di proprietà della Provincia (30) in Val Venosta, ogni mese si verificano circa tre problemi di circolazione legati ad essi.

Se per esempio una sbarra non funziona correttamente o si incastra una macchina in vicinanza dei binari, i treni devono fermarsi finché il problema non è stato risolto e i tecnici si sono accertati direttamente sul posto che il servizio può essere ripreso in sicurezza.

L’accordo prevede quindi una collaborazione mirata per sostituire nei prossimi anni ulteriori passaggi a livello, ad esempio con sottopassi, e aumentare affidabilità e sicurezza per gli utenti” spiega Alexander Alber, direttore dell’ufficio Infrastrutture e Mobilità sostenibile.