Un ordine del giorno approvato alla Camera dei Deputati, a prima firma dell'onorevole Giorgia Latini, impegna il Governo italiano a valutare la possibilità di destinare risorse per la realizzazione della Ferrovia dei Due Mari, conosciuta anche come Ferrovia Salaria. 

«Diamo seguito a quanto avviato pochi mesi fa nel corso di un incontro al Ministero dei Trasporti con il vicepremier Matteo Salvini. Portiamo all’attenzione le esigenze del nostro territorio – afferma l’onorevole Giorgia Latini, segretario regionale della Lega Marche -.

Il collegamento con la capitale rappresenta oggi una questione fondamentale per il Piceno. L’infrastruttura contribuirebbe anche in misura determinante al rilancio economico e sociale e alla valorizzazione delle regioni del Centro Italia colpite dai terremoti del 2009 e del 2016.

La Ferrovia pone infatti le fondamenta per una ricostruzione non solo dell’edilizia, ma di tutto il tessuto economico e sociale del territorio. Il Ministero si era già impegnato a valutare possibili soluzioni.

Ad oggi l’intervento risulta inserito nel contratto di programma 2017-2021 e nel Piano Commerciale di RFI, secondo cui la linea dovrebbe essere finanziata e realizzata nel periodo 2022-2026.

Nonostante tali rosee previsioni l’opera non è stata cantierizzata poiché è disponibile solo una parte delle risorse necessarie al suo completamento. Adesso invece, con l’approvazione di questo ordine del giorno, ci potrà essere una maggiore accelerazione».

La Ferrovia dei Due Mari è un progetto ambizioso che mira a creare un collegamento ferroviario trasversale tra il mar Tirreno e il mare Adriatico.

Il suo tracciato di circa 221 km connetterebbe Roma a San Benedetto del Tronto, seguendo un percorso storico e strategico, ovvero quello dell'antica Via Salaria e dell'attuale strada statale 4. Le principali tappe del tracciato includerebbero Passo Corese, Rieti, Antrodoco, e Ascoli Piceno.

Questo nuovo collegamento utilizzerebbe in parte tratti ferroviari già esistenti, come la linea Firenze-Roma, la Terni-Sulmona e l'Ascoli-San Benedetto.

La sua realizzazione porterebbe non solo a miglioramenti significativi nei trasporti e nella mobilità tra le regioni centrali italiane, ma anche a uno sviluppo economico e turistico per le zone interne attraversate, molte delle quali soffrono di isolamento infrastrutturale.

«Sin dall’unità d’Italia si è dibattuto sulla necessità di puntare su questo collegamento ma le esigenze dei cittadini di Lazio, Umbria e Marche sono sempre state messe in secondo piano in un susseguirsi di inutili campanilismi – aggiunge l’onorevole Latini -.

Sul profilo ambientale è necessario ridurre drasticamente il traffico stradale per trasferirlo su rotaia, molto meno impattante sull’ambiente, almeno e soprattutto per le merci. L’apertura di questo collegamento ferroviario sarebbe inoltre determinante per la creazione del cosiddetto “effetto rete” con altri snodi importanti del Centro Italia».

«C’è un percorso di collaborazione per il rilancio delle opere nel nostro territorio, per lungo tempo troppo penalizzato – conclude l’onorevole Giorgia Latini -.

Le infrastrutture viarie, logistiche, energetiche e telematiche contribuiscono a migliorare l’attrattività di un’area, influenzandone la competitività, e favoriscono la crescita economica: devono essere al primo posto nella nostra agenda».