Ferrovie del Sud-Est (FSE) affronta una ristrutturazione senza ricapitalizzazione, puntando su un piano di riorganizzazione del debito e sull'internalizzazione delle attività nel gruppo FS

L'assemblea dei soci, prevista dopo l’azzeramento del capitale, è andata deserta poiché il gruppo non ha iniettato nuova liquidità.

Nonostante ciò, i servizi su ferro e gomma continueranno regolarmente fino a un accordo con i creditori.

La situazione deriva dalla sentenza del Consiglio di Stato che ha annullato il trasferimento di FSE al gruppo FS e un contributo straordinario di 70 milioni.

Ciò ha portato a una rettifica del bilancio 2023 e a un impatto negativo di 199 milioni sul gruppo FS.

Tuttavia, FSE non presenta problemi di liquidità e proseguirà le operazioni fino alla definizione di un concordato fallimentare in bianco.

L'obiettivo è ristrutturare il debito e valutare gli asset, tra cui i contratti di servizio ferroviario (scadenza 2032) e su gomma (scadenza 2026).

I creditori commerciali saranno pagati integralmente, mentre FS punta a internalizzare i tre rami d'impresa: ferrovie, rete e gomma, con quest'ultima di particolare interesse.

Nel frattempo, eventuali subappalti per i bus saranno temporanei, in attesa di una gara regionale.

Fonte La Gazzetta del Mezzogiorno