Potrebbe esserci una novità inattesa e spiacevole per il "Pendolino" di seconda generazione ETR 460 n.23.
Come si ricorderà, il convoglio aveva raggiunto autonomamente il Deposito di Bologna San Donato tra il 4 e il 5 aprile del 2023 (video in basso).
Tutto questo lasciava presagire un possibile salvataggio da parte della Fondazione FS Italiane, per un convoglio che era ancora in grado di marciare.
Stando ad alcune voci che riteniamo attendibili, tuttavia, il futuro di questo treno sarebbe ora diventato un'incognita.
Sarebbe infatti previsto, per la giornata di domani, un suo inoltro da Bologna San Donato ad Alessandria.
Chi ci legge sa che quest'ultimo deposito è spesso l'anticamera dell'inferno, il posto dove i convogli fanno tappa prima dell'invio a San Giuseppe di Cairo per lo smantellamento.
Non è detto che sia così anche questa volta, anche se non ci sentiamo di escluderlo.
La speranza è che questo eventuale spostamento - ribadiamo tutto da verificare - avvenga per altre ragioni anche se ci risulta difficile al momento capire quali potrebbero essere.
Ne sapremo sicuramente qualcosa in più nei prossimi giorni.
L'ETR 460 n.23
L'ETR 460 n.23 è stato consegnato dalla Fiat Ferroviaria di Savigliano tra il 1995 e il 1996.
Per l'esattezza, otto elementi che lo compongono sono stati consegnati nel 1995 mentre il solo RB 403 (con ristorante/bar) è stato consegnato nel 1996.
Questa la sua composizione:
93 83 34-60 003-9 I-TI BAC1 (460.003 BAC A)
93 83 54-60 203-0 I-TI BB (460.203 BB)
93 83 04-60 503-4 I-TI RH (460.503 RH)
93 83 94-60 403-8 I-TI RB (460.403 RB)
93 83 64-60 103-0 I-TI BA (460.103 BA)
93 83 64-60 256-6 I-TI BB (460.256 BB)
93 83 04-60 303-9 I-TI RA (460.303 RA)
93 83 64-60 255-8 I-TI BB (460.255 BB)
93 83 44-60 053-2 I-TI BAC2 (460.053 BAC B)
Gli altri treni
Il convoglio ETR 460 n.29 è stato demolito a seguito del deragliamento a Piacenza il 12 gennaio 1997 mentre effettuava l'ES* Italia 9415 "Botticelli" Milano Centrale - Roma Termini.
I convogli ETR 460 n.25 ed ETR 463 n.28 sono accantonati a Roma San Lorenzo, già abbondantemente cannibalizzati.