L’avevamo visto in trasferimento da Roma a Bologna e ora torniamo a parlarne con notizie probabilmente non buone.
L'oggetto del "contendere" è il "Pendolino" ETR 460 n.23 in livrea Frecciabianca inviato autonomamente da Roma Termini a Bologna Centrale il 4 Aprile 2023.
La sera seguente l'elettrotreno è stato inviato da Bologna Centrale allo scalo di Bologna San Donato via San Ruffillo.
Qui è rimasto fermo per più di un anno, è stato vandalizzato e non ha effettuato più alcun tipo di movimento autonomo.
Nella serata di martedì 5 Novembre 2024 il Pendolino di seconda generazione è stato quindi trainato a bassa velocità da Bologna San Donato ad Alessandria Smistamento per mezzo della E.402B.123 in cromia Intercity Giorno, giunta isolata da Verona Porta Nuova il giorno prima.
Quale sia il destino di questo elettrotreno non è ancora a noi noto, ma vista la località dove attualmente si trova e viste le condizioni decisamente precarie è probabile che venga inviato prossimamente alla Vico di San Giuseppe di Cairo per la demolizione.
Si tratterebbe, nel caso, della prima demolizione di questi elettrotreni se si esclude quella dell'ETR 460 n.29 che però era rimasto coinvolto nell'incidente di Piacenza del 12 Gennaio 1997.
Vale la pena ricordare che anche altri convogli della stessa famiglia sono stati accantonati e cannibalizzati, come per esempio l'ETR 460 n.25 e l'ETR 463 n.28.
Entrambi sono fermi in condizioni decisamente precarie nello scalo di Roma San Lorenzo.
Probabilmente attendono di fare la medesima fine del treno 23.
Resta da aggiungere che rimangono ancora sei treni in circolazione e non è escluso che uno di questi sia già in odore di essere salvato dalla Fondazione FS Italiane.
Del resto anche loro rappresentano uno spaccato notevole nella storia delle ferrovie italiane che non merita di sparire per sempre senza lasciare alcuna testimonianza.