Ivana Jelinic, Amministratore Delegato di ENIT, ha partecipato all’inaugurazione del Treno delle Terme da Milano ad Abano.
Una rinomata tradizione, quella termale, a cui si vuol dare continuità con questi speciali tragitti che da Milano raggiungono iconiche località venete quali Abano Terme e Terme Euganee.
Un evento che concilia la passione del viaggio in treno, su vetture storiche (a cui è stata donata una seconda vita, così come le stazioni protagoniste di grandi opere di restyling) con le bellezze dei centri termali.
“È da iniziative come questa che promuoviamo le bellezze italiane e facciamo conoscere ai turisti, internazionali e non solo, mete considerate alternative.
L’Italia non è fatta solo dalle grandi città d’arte, ma ci sono meraviglie come queste da far scoprire e da valorizzare.
Diamo lustro a questi territori e, al contempo, contrastiamo il fenomeno dell’overtourism.
Il turismo termale ha nel Veneto uno dei principali protagonisti e siamo certi che grazie a simili sinergie possa crescere l’affluenza di visitatori, contribuendo allo sviluppo turistico ed economico dell’intero territorio” ha affermato Ivana Jelinic.
“Il treno delle terme è un treno anni 50’ che è partito questa mattina da Milano Centrale per giungere nella appena restaurata stazione di Abano.
Abbiamo scelto un treno storico per offrire un’esperienza di viaggio, vintage che non rinuncia alla cura degli ambienti.
I passeggeri hanno viaggiato godendo della privacy degli scompartimenti e dei particolari sedili di velluto prima di giungere a destinazione e beneficiare dei centri termali della zona.
Questo evento riassume il senso culturale di Fondazione FS il cui lavoro di recupero e valorizzazione interessa sia i treni che le piccole stazioni come questa.
Ridiamo nuova vita ai treni che hanno fatto la storia d’Italia interpretando un modo diverso di viaggiare alla scoperta delle nostre province e del loro patrimonio.
Il prossimo anno torneremo a Calalzo Pieve di Cadore, così come andremo in Sicilia per la rinascita della Noto-Pachino dove riporteremo il treno valorizzandolo in ottica turistica così come stiamo facendo con FS Treni Turistici Italiani”
commenta Luigi Cantamessa, Direttore Generale Fondazione Fs e Amministratore Delegato FS Treni Turistici Italiani.