Dopo il viaggio inaugurale di ieri in tanti si sono chiesti quale sarà la strada che prenderà Arenaways.

A chiarire la dimensione aziendale e i piani futuri è stato Matteo Arena, Ceo dell'azienda e figlio del vulcanico Giuseppe a Il Sole 24 Ore.

«Crediamo fermamente che ci sia spazio in Italia per un operatore privato che possa lavorare su linee secondarie e sulle direttrici Intercity per offrire una alternativa di mercato» spiega Arena.

L' affidamento del servizio su una linea riaperta, avvenuto direttamente grazie al meccanismo del “sotto-soglia” non esclude la possibilità in futuro di partecipare a gare per l’assegnazione di servizi più corposi.

«L’assegnazione diretta della riattivazione di una linea ferroviaria locale ad un’azienda privata è un unicum - aggiunge il Ceo - e siamo già in contatto con altri enti locali e Regioni per ampliare queste possibilità».

Gli Intercity dal 2026

Ma ovviamente non è tutto.

L’obiettivo della società è quello di operare su due tipi di mercato, «diversi dall’Alta velocità» chiarisce Arena.

«In futuro guardiamo a servizi dedicati di tipo turistico, alle direttrici degli intercity, a partire dal 2026, come Roma-Reggio Calabria, la Sicilia, Roma-Genova, o le linee secondarie più locali, in maniera integrata con i servizi bus, considerando anche le linee dismesse laddove ci sono le condizioni - spiega Arena -.

All’estero questo tipo di affidamenti a diversi operatori sono diffusi, come per i bus.

In Italia vogliamo proporci in questi termini, la competizione porta sempre più qualità, risparmio e più servizi».

Ovviamente un piano così giustamente ambizioso prevede anche una flotta più ampia dei quattro ATR 220 previsti nel parco mezzi.

Sarà in tal senso quindi interessante vedere nell'immediato futuro le mosse della compagnia per procurarsi altro materiale.

Se l'obiettivo è il 2026, considerati i tempi per il ripristino di mezzi di seconda mano - i tempi per rotabili nuovi difficilmente ci sarebbero - è ora di rimboccarsi le maniche.

Ma questo per Arenaways non sembra affatto un problema.