Un avviso insolito ha accolto i viaggiatori ieri mattina alla stazione di Mondovì: “Biglietteria chiusa per malattia dell’unica dipendente”.
La situazione - secondo quanto riportato da la Repubblica - ha subito suscitato malumore tra i pendolari, già esasperati dai continui disservizi.
Attualmente, nella stazione sono presenti due macchinette automatiche per l’acquisto dei biglietti, ma, come segnalato dagli utenti, una risultava fuori uso mentre l’altra non restituiva il resto.
A complicare il quadro, i bagni e l’ascensore fuori servizio e i tabelloni elettronici delle partenze e degli arrivi inutilizzabili da tempo.
Dalle Ferrovie dello Stato arriva una spiegazione sull’episodio: “Il cartello è stato affisso in modo improprio, non autorizzato e non rispettoso della privacy del personale, anche per questo è stato subito rimosso”, precisano dall’azienda.
Per quanto riguarda il disservizio in biglietteria, FS chiarisce che “a causa dello scarso preavviso, e considerando il periodo ancora festivo, non è stato possibile sostituire immediatamente il personale di biglietteria”.
L’azienda sottolinea inoltre che lo sportello di Mondovì “resta aperto al pubblico tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 6 alle 13” e ricorda che “è possibile acquistare il biglietto oltre che in biglietteria e presso le due emettitrici self-service di stazione anche attraverso app, sito internet trenitalia.com o presso i rivenditori autorizzati di Trenitalia”.
La protesta dei sindaci e il miglioramento parziale del servizio
Già nelle scorse settimane, i disservizi sulla tratta Torino-Savona avevano spinto i sindaci del territorio a scendere in campo.
Lo scorso 4 dicembre, il primo cittadino di Mondovì, Luca Robaldo, presidente della Provincia di Cuneo, e Fabio Mottinelli, sindaco di Ceva, avevano organizzato una protesta simbolica in stazione, coinvolgendo altri amministratori locali.
“Per condividere la preoccupazione sui disservizi che ormai quasi quotidianamente colpiscono il trasporto ferroviario del nostro territorio”, avevano spiegato.
Alle 7 del mattino, con la fascia tricolore, erano presenti altri 11 sindaci del Cuneese (Racconigi, Cavallermaggiore, Savigliano, Fossano, Trinità, Magliano Alpi, San Michele Mondovì, Lesegno, Sale Langhe, Saliceto e Vicoforte) e la sindaca di Carmagnola, Ivana Gaveglio.
Secondo i pendolari, la situazione sembra essere migliorata, ma non del tutto risolta.
Liuba Ballocco, referente di un gruppo nato nel 2017 che oggi conta 82 membri, commenta: “Da quando i sindaci sono venuti in stazione non dico che siamo tornati proprio alla normalità, ma, dopo i disservizi delle settimane precedenti, con un mese e mezzo di interruzione tra Fossano e Mondovì, le cose sono certamente migliorate”.
Tuttavia, l’affidabilità del servizio resta problematica: “Il servizio è migliorato, ma siamo ancora lontani da una situazione di affidabilità: che un treno parta e arrivi senza accumulare ritardo in una stazione è evento raro e anche prima di Natale alcuni treni utilizzati dagli studenti per andare a lezione hanno accumulato oltre mezz’ora”, conclude Ballocco.