C'è un Gruppo di locomotive che non è mai stato particolarmente amato dai più ma che negli ultimi tempi si sta prendendo una bella rivincita.
Stiamo parlando delle E.464, macchine nate per i servizi regionali che ultimamente vengono utilizzate anche per treni di rango decisamente maggiore.
Costruite in ben 728 esemplari dal 1999 al 2015, hanno iniziato anche loro a vedere le prime defezioni durante lo scorso anno, con le unità più vecchie demolite dopo un relativamente breve periodo di accantonamento.
Nonostante questo, secondo i dati in nostro possesso - che come scriviamo sempre sono da ritenersi non ufficiali - ben 90 unità sono ormai passate al Servizio Universale per trainare lungo la Penisola treni Intercity sia Giorno che Notte.
Nate come detto per muovere i treni regionali, quindi, le prime monocabina di serie di Trenitalia si stanno ricavando sempre più spazio alla testa di treni più "importanti" togliendo spazio alle E.402B, alle E.403 e alle E.414.
Lo stanno facendo principalmente sulle linee dove, più che la velocità, è la ripresa a fare la differenza, come ad esempio l'Adriatica.
Nonostante una velocità massima inferiore rispetto alle E.414, infatti, su questa tratta riescono a tenere orario sfruttando la migliore accelerazione.
Se tutto questo è fondamentale per i treni Intercity Giorno, non lo è per quelli Notte, dove si limitano all'essenziale sfruttando comunque le loro oneste doti meccaniche.
Non andremo ad elencarle tutte rimandando i lettori all'elenco presente sul nostro Forum, tuttavia il gruppo delle 90 unità di cui sopra è poco omogeneo.
Ci sono infatti macchine col gancio tradizionale e macchine col gancio automatico.
Ci sono poi unità con la livrea Intercity Giorno ormai vecchia in bianco con fascia rossa e quelle con la nuova livrea Intercity ibrida per entrambi i servizi, sia Giorno che Notte.
Se dal punto di vista estetico ognuno ha la sua opinione, va detto che da quello tecnico le E.464 stanno dimostrando nel corso del tempo di essere macchine versatili e nel complesso affidabili e si stanno ricavando un ruolo tutt'altro che marginale nella storia delle Ferrovie dello Stato.