Settanta metri di binari circa sono stati rubati nei pressi di Manfredonia, sulla linea dismessa che raggiunge il porto industriale, in un episodio che ha suscitato grande scalpore e preoccupazione.

La scoperta è avvenuta il giorno di Capodanno grazie all’attività di controllo dei volontari delle Guardie Ambientali Italiane sipontine, che monitorano costantemente l’area per prevenire danni ambientali e atti illeciti.

Secondo quanto emerso dalle prime indagini, i responsabili del furto hanno utilizzato una fiamma ossidrica per tagliare i binari, approfittando dello stato di semi-abbandono della tratta.

Questo metodo, oltre a richiedere tempo e attrezzature specifiche, lascia supporre che il furto sia stato organizzato con cura e pianificato da persone esperte.

Il responsabile delle Guardie Ambientali di Manfredonia, Alessandro Manzella, si è immediatamente attivato per informare RFI, proprietaria dell’infrastruttura, e ha provveduto a denunciare l'accaduto alle autorità competenti.

L’anomalo furto rappresenta non solo un danno economico, ma anche una problematica che evidenzia la necessità di una maggiore vigilanza nelle aree ferroviarie poco utilizzate, spesso oggetto di attività illecite.

Le indagini sono ora nelle mani delle forze dell’ordine, che cercheranno di individuare i responsabili e di chiarire il movente del furto, ipotizzando che i binari possano essere stati rubati per il valore del metallo sul mercato nero.

Questo episodio, purtroppo, non è un caso isolato e si inserisce in un fenomeno più ampio di furti e vandalismi che interessano infrastrutture abbandonate o poco sorvegliate in Italia.