Insieme ai più grandi player del settore energetico, RFI era presente oggi alla cerimonia di consegna del Label Missione Clima alla città emiliana in qualità di sottoscrittore del Contratto climatico che guida il capoluogo verso la neutralità climatica entro il 2030.

Un riconoscimento raggiunto grazie alla collaborazione di tutti gli attori coinvolti – 24 partner e 70 sostenitori – e di cui l’azienda si pregia per aver contribuito a far entrare Bologna tra le 20 nuove città delle 54 totali europee che mirano alla riduzione totale delle emissioni.

Che cos’è il Mission Label

Il Label “Missione Clima” è un riconoscimento conferito dalla Commissione Europea che misura la qualità del Climate City Contract della Città di Bologna a cui ha aderito RFI, approvato dal Consiglio Comunale a marzo e sottoposto nei mesi scorsi alla valutazione della Commissione Europea.

L’obiettivo finale è raggiungere emissioni nette pari a zero entro il 2030. Il Label è inoltre inteso a favorire l’accesso a nuove risorse e strumenti finanziari, anche attraverso il supporto della rete europea Net Zero Cities.

Il Contratto Climatico della città di Bologna

Bologna ha presentato il Contratto Climatico a seguito di un intenso percorso di coinvolgimento e collaborazione con partner pubblici e privati della città e al coinvolgimento della cittadinanza attraverso la prima Assemblea Cittadina per il Clima.

In sintesi, comprende un piano di azione formato da 241 attività che stima una puntuale riduzione delle emissioni e un piano di investimenti che sintetizza l’impegno economico e finanziario dei partner e del Comune per raggiungere tale obiettivo.

Le città italiane della Missione Clima

Nove sono le città italiane coinvolte nella missione europea per la riduzione delle emissioni. Tra queste ad oggi hanno ricevuto il Label anche Parma, Firenze, Bergamo, Milano, Prato e Torino, mentre Roma e Padova stanno concludendo il loro percorso di presentazione e valutazione del Contratto.

Le nove città lavorano insieme nel progetto europeo Let’sGOv, attraverso il quale vengono messe a sistema criticità, barriere, opportunità e buone pratiche per accelerare la transizione energetica e climatica, anche grazie al supporto tecnico-scientifico dell’Università di Bologna, AESS e l’Energy Center del Politecnico di Torino.

Fonte FS News