La decisione di convertire l'ex tracciato della Sangritana in pista ciclabile fa storcere il naso a molti.

Tra essi Italia Nostra che si schiera apertamente in difesa dell'ex linea con il seguente comunicato.

Lanciano “una città senza memoria, una città che sta perdendo i suoi connotati storici, una città che non salvaguardia, anzi trascura i propri beni storici è una città senza anima!”.

Lo dice Pierluigi Vinciguerra, presidente regionale di Italia Nostra, in Abruzzo.

Venerdì 7 marzo 2025 è stata decretata definitivamente la morte della città di Lanciano da parte delle istituzioni regionali, provinciali, comunali e della società dei Trasporti TUA trasformando l’ex tracciato storico della Ferrovia Sangritana che collega San Vito Marina a Castel Frentano in pista ciclabile di 23 chilometri.

La storia

Il sottoscritto, allora consigliere comunale di opposizione, giunta Paolini, fece osservazione al nuovo PRG di Lanciano del 2008 che fu accolta favorevolmente dopo aver fatto pervenire alle competenti Soprintendenze regionali Beni Culturali e Archivistici per procedere alla verifica di interesse culturale dell’infrastruttura dell’ex tracciato della ferrovia Sangritana nel suo complesso secondo quanto previsto dall’art.12 del D.L. 22 gennaio 2004 (codice dei beni culturali e del paesaggio);

Italia Nostra regionale già nel 2009 aveva promosso nell’ambito nazionale per i “paesaggi dal treno” una serie di iniziative difatti si tenne a Pescara il convegno: salviamo la Sangritana-la salvaguardia delle ferrovie minori in Abruzzo- Italia Nostra Regionale promosso dal Prof. Emiliano Giancristofaro;

successivamente nel 2016 nell’ambito della settimana della cultura nelle officine della Sangritana Italia Nostra promosse un convegno sul nuovo riutilizzo della strada ferrata e la salvaguardia dell’area della stazione ferroviaria e sue pertinenze quale archeologia industriale insieme all’allora presidente Pasquale Di Nardo con utilizzo anche di un filmato – progetto rappresentante l’immagine di un Tram Treno, vettore che poteva dare possibilità alla città di risolvere problemi di traffico e di parcheggi , ricordando al sindaco e presidente Pupillo che la Sangritana era uno dei motori economici della Valle del Sangro mentre ora si vorrebbe, con un progetto fumoso trasformare la strada ferrata in ciclovia calato senza alcuna pianificazione urbanistica ed economica del territorio che vedrà gli operatori economici, che ancora sperano in una ripresa economica in Val di Sangro, perdere anche questa occasione;

il 3 maggio 2019 Italia Nostra unitamente all’associazione ALI (Alleanza liberaldemocratica per l’Italia) rappresentata dall’ing. Antonello Di Campli Finore promosse un convegno presso il Palazzo degli Studi a Lanciano dal titolo “Ferrovia Sangritana (TUA) tra rigenerazione urbana-paesaggistica e mobilità dolce con l’intervento del prof. Adriano Ghisetti Giavarina professore ordinario dipartimento Architettura Università D’Annunzio, con l’obiettivo di far crescere la cultura della mobilità dolce integrata con il trasporto collettivo, e promuovere azioni comuni per tutelare il territorio, riqualificare l’ambiente, sostenere le vocazioni e le tipicità locali, abbattere le emissioni inquinanti e, sostanzialmente, contribuire al benessere e alla salute dei cittadini sulla base della legge sulle ferrovie turistiche, (approvata nel 2017, che prevedeva la messa a valore di ben 18 tratte ferroviarie turistiche, a cui dovevano aggiungersi altre, ma anche il piano straordinario della mobilità turistica approvato il 12 settembre 2017 da MIBAC e dal MIT), ed alla presenza ed intervento dell’allora assessore all’urbanistica regionale Campitelli con l’impegno di promuovere il tram-treno per la città di Lanciano.

Le proposte di Italia Nostra in conclusione furono: l’istituzione di un polo archivistico-museale-turistico-culturale – Il Recupero funzionale del parco rotabile storico della ex ferrovia – Il Potenziamento della direttrice Lanciano, San Vito, Archi Castel di Sangro – Il Recupero delle tratte di crinale Crocetta-Orsogna-Ortona, e lo sviluppo di nuove modalità di fruizione integrata delle tratte dismesse o sospese all’esercizio agendo secondo principi della Green Economy.

Nell’agosto 2020 il sindaco Pupillo di intesa con il salviniano assessore Campitelli ha proposto la cancellazione del tracciato ferroviario della Sangritana da Castel Frentano, Lanciano e San Vito per convertirla a pista ciclabile scollegandola definitivamente a Castel Di Sangro, anziché rivitalizzarlo e recuperare i risultati commerciali e turistici con i paesi del medio ed alto Sangro come era una volta la ferrovia Sangritana prima che i barbari politici la distruggessero.

Esempio plateale, triste e negativo di via del Mare e causa di morte economica di tutti gli esercizi commerciali nonché di continui incidenti per i pedoni e guai per gli automobilisti.

Mirabilia Anxani cose meravigliose dall’amministrazione Pupillo.

Italia Nostra ricorda e fa presente che in quasi tutte le città la manutenzione e il potenziamento del sistema ferroviario esistente è una priorità ed una necessità per lo sviluppo, per il collegamento che rappresenta fonte di sviluppo economico, di minore impatto sull’ambiente e sul paesaggio, risulta fondamentale per raggiungere il posto di lavoro oppure di studio, incentiva il turismo, valorizza la sua conservazione , tutti elementi che rientrano tra le priorità nei programmi e nei finanziamenti pubblici per le sinergie con lo sviluppo del territorio che oggi lo stato e la comunità europea ci mette a disposizione.

L’amministrazione tutta di Lanciano, destra e sinistra, avrebbero dovuto unirsi per promuovere una moratoria sulla chiusura di questa rete ferroviaria , ancora esistente, chiedendo anzi l’ammodernamento per favorire il trasporto pubblico in tutta la città e collegandola ai famosi parcheggi di interscambio all’esterno del centro urbano, mai realizzati ma individuati e approvati nel PRG del 2008, salvaguardando e riutilizzando anche i sedimi esistenti per una mobilità dolce oltre alla valorizzazione di un bene culturale e del suo significato identitario.

L’amministrazione comunale sembra essere cieca e non si accorge che il visitatore che arriva a Lanciano si rende subito conto che la città, oramai morta e spoglia di quasi tutti i servizi, è invasa non dalla gente ma solo e totalmente da parcheggi in tutte le strade, traverse del centro urbano e nei vichi del centro storico provocando un alto tasso di inquinamento, per cui non è pensabile continuare a favorire l’accesso delle auto nel centro urbano, incrementando la dotazione dei parcheggi pubblici e privati in prossimità di aree a forte valenza storica, architettonica e naturale.

Ma ci si rende conto della positività che salvare la strada ferrata della ex Sangritana significava rilanciare e restituire alla città il ruolo di cerniera a livello economico, sociale con l’area e i paesi del Sangro-Aventino?

Ma ci si rende conto che aver accettato passivamente la trasformazione del reliquato ferroviario in pista ciclabile, come promosso dalla precedente amministrazione, è stata la peggiore scelta urbanistica che decretata definitivamente la morte della città di Lanciano che rimane nel completo isolamento perdendo qualsiasi ricaduta economica e turistica?

N:B Di recente (anni 2022/2023) è stato emesso un vincolo ministeriale su officine e materiale rotabile, ma non sono noti i tempi e i modi del loro recupero e restituzione alla collettività. Ma che vuoi sperare se hai una classe politica e dirigenti di questo tipo? In questo panorama desolante della cultura locale non resta che prenderne atto in attesa di una classe politica e dirigenziale più lungimirante.