Mentre Flavia si trova a soli 300 metri dal traguardo e Ida ha già superato la zona di faglia "Werner", anche la TBM Wilma prosegue con determinazione, avendo già oltrepassato il primo chilometro di scavo.
Recentemente, al cantiere "H53 Pfons-Brennero", si è discusso anche del trasporto sostenibile dei conci, elementi prefabbricati in calcestruzzo che Wilma sta installando per il rivestimento definitivo del tunnel.
Alle 10:40 di domenica 2 marzo, mentre fuori impazzavano i festeggiamenti del Carnevale, nel cantiere, nascosto nelle viscere della montagna, l'atmosfera era di celebrazione per il progresso della TBM Wilma.
Partita il 18 settembre in direzione nord, insieme alla sua "gemella" Olga, e con la benedizione delle principali istituzioni austriache, italiane ed europee, Wilma ha superato la zona di faglia "Schmirntal" e raggiunto il traguardo del primo chilometro.
Ma Wilma non si limita solo allo scavo: è anche impegnata nel montaggio dei conci, che costituiscono il rivestimento definitivo della galleria. Nel cantiere H53 Pfons-Brennero, a causa degli spazi limitati, non è stato possibile produrre i conci direttamente in loco, come avvenuto ad Ahrental.
Pertanto, è stato scelto il trasporto su rotaia, evitando così il passaggio di oltre 45.000 tir nella valle Wipptal. Questo è stato uno dei temi principali discussi giovedì scorso durante un evento dedicato ai media, proprio presso il cantiere.
"Wilma è la forma femminile di Wilhelm, che deriva da “willio” (volontà) e “helm” (casco protettivo). In relazione alla Galleria di Base del Brennero, possiamo dire che il progetto del secolo viene portato avanti con grande determinazione", ci aveva spiegato Helga Morandell, che ha scelto questo nome per la TBM.
E a giudicare dai progressi, sembra che il nome sia più che appropriato. Glück Auf!