Regione Lombardia mette in campo incentivi per le imprese che scelgono di puntare sul trasporto merci su rotaia. Si tratta della ‘Dote merci ferroviaria’, il cosiddetto ‘Ferrobonus regionale’ finanziato con oltre 1,4 milioni di euro dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore alle Infrastrutture e Opere pubbliche, Claudia Maria Terzi.
La delibera approva lo schema d’intesa tra la Regione e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti: il contributo, infatti, integra il ‘Ferrobonus statale’, assicurando alle aziende un ‘plus’ regionale di incentivo riferito ai traffici nel territorio lombardo.
I benefici
“Il Ferrobonus – spiega l’assessore Terzi – vuole premiare gli operatori che decidono di trasferire su ferro almeno una parte dei prodotti trasportati, con benefici per l’ambiente e per la sicurezza stradale. L’obiettivo è attenuare il divario con il trasporto su gomma e favorire l’intermodalità, ovvero la capacità di interscambio ferro-gomma-acqua”.
Misura condivisa
“La politica di incentivi, condivisa con il Ministero e con altre Regioni, può determinare l’inizio di un’inversione di rotta – prosegue Terzi – ed è stata richiesta da imprese e associazioni di categoria anche durante gli Stati Generali della Logistica del Nord Ovest che si sono tenuti settimana scorsa a Palazzo Lombardia”.
Rete ferroviaria
“Come Regione – afferma Terzi – lavoriamo su più fronti. Da un lato rinnoviamo i contributi alle imprese e dall’altro siamo impegnati per agevolare gli interventi sulle infrastrutture ferroviarie, così da costruire una rete sempre più competitiva e sostenibile per le merci”.
Le risorse
L’investimento regionale ammonta complessivamente a 1.424.300 euro nel triennio: 450.000 euro per il 2025, 450.000 euro per il 2026, 524.300 euro per il 2027.
I criteri
Il bonus regionale può essere erogato ai soggetti che sono stati ammessi alla misura incentivante statale (‘Ferrobonus’) per il traffico ferroviario con partenza e/o arrivo sul territorio regionale e per una lunghezza superiore a 150 chilometri sulla rete italiana, eccetto per i collegamenti porto-entroterra e relazioni internazionali inferiori a 150 chilometri sulla rete italiana ma con percorrenze complessive superiori a 150 chilometri”.