La linea ferroviaria Cuneo–Mondovì, sospesa da anni, torna al centro dell’attenzione grazie a una petizione che ne chiede la riattivazione.

Non si tratta solo di un collegamento locale: questa tratta ha un valore strategico per la mobilità regionale, il turismo e la sostenibilità ambientale.

Attualmente, chi da Cuneo vuole raggiungere la Riviera ligure è costretto a transitare da Fossano. 

La riapertura della linea offrirebbe un collegamento diretto verso Savona e Genova, rappresentando anche un’alternativa alla Cuneo–Ventimiglia, oggi soggetta a limiti infrastrutturali.

L’efficienza di un collegamento su ferro contribuirebbe a ridurre il traffico stradale, soprattutto nei mesi estivi, offrendo una risposta concreta a problemi di congestione e parcheggio lungo la costa.

Inoltre, collegamenti ferroviari ben strutturati favorirebbero una mobilità studentesca e universitaria più sostenibile, vista la presenza di poli formativi a Cuneo e Mondovì.

Dal punto di vista sistemico, la riattivazione permetterebbe di migliorare le coincidenze con le linee Torino–Savona e Torino–Limone, potenziando l’efficienza della rete regionale.

La linea potrebbe anche contribuire alla futura riapertura della Ceva–Ormea, creando un asse ferroviario continuo fino al capoluogo provinciale.

Infine, non va sottovalutato il potenziale turistico: un collegamento ferroviario tra pianura, montagna e Liguria può rilanciare un turismo più accessibile e rispettoso dell’ambiente.

Riattivare la Cuneo–Mondovì non è solo un’esigenza tecnica, ma un passo concreto verso una mobilità più integrata, equa e sostenibile per l’intero territorio cuneese e monregalese.