Oggi, 28 febbraio, a Marghera sono stati presentati cinque nuovi treni destinati al servizio regionale più un Rock.
Si tratta di due ATR 803 ibridi e tre treni Pop elettrici, che da domani inizieranno le prove di esercizio e saranno operativi da metà marzo.
Questi convogli entreranno in servizio sulle linee Adria-Venezia Mestre, Rovigo-Chioggia e Rovigo-Verona, grazie a un investimento complessivo di 31 milioni di euro, finanziato attraverso i fondi FSC e quelli complementari del PNRR.
All’evento era presente il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, insieme ai vertici di Infrastrutture Venete Srl e del Gruppo Ferrovie.
Zaia ha sottolineato con orgoglio che il Veneto dispone oggi del parco treni più giovane d’Italia.
Il piano regionale, realizzato in collaborazione con Infrastrutture Venete, prevede un totale di 73 nuovi treni tra Rock e Pop, con un’età media di appena cinque anni.
Durante la presentazione, il governatore ha confermato l’impegno della Regione per l’elettrificazione delle linee ferroviarie, con investimenti che si concretizzeranno tra la fine del 2024 e il 2026.
Ogni giorno, circa 173.000 persone utilizzano il treno per spostarsi in Veneto, un dato che evidenzia l’importanza del trasporto ferroviario nel territorio.
Zaia ha inoltre preso posizione contro chi evade il pagamento dei biglietti e contro gli episodi di aggressione al personale ferroviario.
Ha chiesto al Governo di inasprire le sanzioni per contrastare questi fenomeni, che coinvolgono non solo i lavoratori del settore dei trasporti, ma anche il personale sanitario.
«Il Governo si dia da fare per punire seriamente chi compie questi atti e poi si vanta sui social», ha dichiarato con fermezza.
Le parole di Zaia
“Sei nuovi treni, dei quali due ibridi, tre Pop e un Rock, che vanno a potenziare ulteriormente la flotta del servizio di trasporto pubblico ferroviario regionale con mezzi sostenibili, innovativi e in grado di garantire un servizio sempre più confortevole e intermodale.
Con la consegna odierna a Trenitalia da parte di Infrastrutture Venete, società interamente partecipata dalla Regione, di cinque convogli (due ibridi e tre Pop) che serviranno prioritariamente le linee Adria-Venezia Mestre, Chioggia-Rovigo e Rovigo-Verona e le altre linee regionali, e l’acquisto da parte di Trenitalia di un ulteriore mezzo (Rock), saranno 75 i nuovi treni che circoleranno lungo i binari del Veneto sugli 86 previsti dal contratto di servizio.
Se a questi aggiungiamo i 7 treni (Rock) che entreranno in funzione nel 2026, saranno 93 i nuovi convogli che viaggeranno sulle linee regionali per un investimento complessivo di 844 milioni di euro in un territorio, il Veneto, con la flotta ferroviaria più giovane d’Italia e un’età media dei treni inferiore ai cinque anni.
Un’operazione fortemente voluta dalla Regione, con risorse nella propria disponibilità, in sinergia con Trenitalia e Infrastrutture Venete per garantire collegamenti sempre più capillari, frequenti, puntuali oltre che integrati con il trasporto su gomma e migliorare l’esperienza di viaggio sia di coloro che vivono e lavorano in Veneto, sia di quanti vengono a scoprire le bellezze del nostro territorio a bordo di mezzi sempre più sicuri, rispettosi dell’ambiente e affidabili”.
“Per quanto riguarda, in particolare, la linea Adria-Mestre, ammontano a 74,3 milioni di euro gli investimenti a cura di Infrastrutture Venete – ha aggiunto il Presidente Zaia –.
Si tratta soprattutto di lavori di manutenzione e ammodernamento con la chiusura di passaggi a livello e la riqualificazione di stazioni ferroviarie, di sistemi di sicurezza e ponti.
A giugno 2026 è prevista, inoltre, l’attivazione dell’elettrificazione della linea.
Sulla Rovigo-Chioggia, invece, Infrastrutture Venete sta eseguendo i lavori sul ponte ferroviario di Rosolina mentre Rfi la realizzazione dell’ERTMS (European Rail Traffic Management System), un sistema europeo di gestione e controllo del traffico ferroviario progettato per migliorare la sicurezza, l'efficienza e l'integrazione delle reti ferroviarie a livello internazionale.
La riapertura della tratta è prevista a luglio 2025, con l’avvio del Treno del Mare che collegherà Verona e Rovigo alle spiagge di Rosolina e Chioggia.
Entro qualche anno anche i pendolari tra il Polesine e il Delta del Po usufruiranno di un servizio ferroviario moderno, efficiente e di qualità”.