Dopo le dichiarazioni del Vicepremier e Ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, che ha negato la responsabilità del suo ministero per quanto accaduto ieri a Roma, dove per un guasto tecnico si è paralizzata la linea ferroviaria, con ripercussioni a cascata in tutta Italia, intervengono le opposizioni.
I partiti di opposizione infatti non ci stanno e hanno chiesto al vicepremier leghista di intervenire in Aula.
"Chiediamo una informativa urgente del ministro dei Trasporti Salvini, deve rispondere non solo di quanto accaduto oggi, ma di quanto succede ogni giorno, con interruzioni, ritardi e uso e abuso della rete ferroviaria, ben oltre i limiti dell'utilizzo.
Cosa ha intenzione di fare il governo di fronte al blocco del Paese ogni giorno", ha detto in Aula della Camera Andrea Casu del Pd. "Salvini venga in Parlamento e non cerchi il capro espiatorio ma si assuma la responsabilità del disastro di ogni giorno".
Anche il M5s con Agostino Santillo ha chiesto l'informativa urgente del ministro dei Trasporti: "È una situazione da quarto mondo e Salvini dà la colpa a un chiodo. Forse è il caso che lasci il ruolo per manifesta incapacità".
Dello stesso avviso Marco Grimaldi di Avs: "No a ridicolizzare e minimizzare i 300 treni fermati e i milioni di italiani che sono ostaggio del nostro sistema pubblico di trasporti. Vogliamo che Salvini ci metta la faccia anziché continuare a pensare a Pontida.
Non è possibile che sia un chiodo quello che ferma la vita di milioni di cittadini. Altro che 14 miliardi per il Ponte sullo Stretto".
Pronta la replica del ministro: "Le opposizioni chiedono le mie dimissioni da due anni perché respiro. Il mio dovere è garantire la mobilità, immaginatevi la mia giornata dall'alba di stamattina.
È inaccettabile che accadano giornate come quella di oggi. Sulla rete abbiamo 1100 cantieri aperti. Come è possibile che accada che Termini si fermi? Un'azienda stanotte alle tre ha danneggiato un cavo a terra perché qualcuno ha piantato un chiodo nel punto sbagliato.
Ho chiesto di capire di chi si tratti perché è inaccettabile quello che è accaduto", ha ribadito il vicepremier leghista intervenendo alla sesta edizione della Scuola ‘The Young Hope' in corso a Roma.
Intanto, il partito del ministro chiede ai vertici di RFI e Trenitalia di riferire in Parlamento su quanto accaduto.
"In riferimento al guasto che questa mattina ha causato il blocco delle stazioni di Roma Termini e Tiburtina, chiediamo che i vertici di RFI e Trenitalia vengano a riferire in commissione Trasporti.
Se ci sono stati errori da parte di un'impresa privata che nulla hanno a che vedere con l'impegno enorme profuso dal ministro Salvini per investire sulle infrastrutture del Paese e ammodernare una rete esistente e obsoleta, è giusto che venga chiarito per dissipare ogni dubbio su quanto successo questa mattina", hanno dichiarato i deputati della Lega in Commissione Trasporti Elena Maccanti, Andrea Dara, Domenico Furgiuele, Riccardo Augusto Marchetti ed Erik Pretto.