Il numero di viaggiatori che scelgono il treno per spostarsi tra la Svizzera e i Paesi confinanti è in costante crescita.
Sempre più persone prediligono il trasporto ferroviario per i suoi vantaggi in termini di sostenibilità, comfort e puntualità, soprattutto sulle tratte internazionali verso Francia, Italia e Germania.
In risposta a questa domanda crescente, le Ferrovie Federali Svizzere (FFS) stanno lavorando intensamente, in collaborazione con le ferrovie partner, per potenziare i collegamenti transfrontalieri.
L’obiettivo è chiaro: offrire un servizio più capillare, moderno ed efficiente, in grado di rispondere alle esigenze di mobilità del futuro.
Per raggiungerlo, sarà necessario incrementare il numero di treni disponibili e, soprattutto, rinnovare la flotta nei prossimi anni.
A partire dalla seconda metà degli anni 2030 è infatti prevista la progressiva dismissione di alcuni veicoli ormai datati, tra cui i convogli della prima serie di Astoro (ETR 610).
Questi treni, in servizio da circa due decenni, hanno svolto un ruolo fondamentale nei collegamenti tra la Svizzera e l’Italia, ma iniziano a mostrare i limiti legati all’età e all’evoluzione delle tecnologie.
Per sostituirli e al contempo ampliare l’offerta, le FFS stanno valutando l’acquisto di una nuova generazione di treni ad alta velocità.
Si tratta di convogli policorrente, capaci di viaggiare agevolmente attraverso diversi Paesi europei grazie alla compatibilità con più sistemi elettrici e di segnalamento.
In tutto, potrebbero essere ordinati fino a 40 nuovi treni, con l’obiettivo di metterli in servizio gradualmente nel corso degli anni 2030.
I nuovi treni saranno destinati in particolare ai collegamenti internazionali verso l’Italia e la Francia, due mercati chiave per le FFS, ma non si esclude un’estensione verso altre destinazioni europee.
Barcellona, ad esempio, potrebbe rientrare nel raggio operativo dei nuovi servizi ad alta velocità grazie alla crescente integrazione della rete ferroviaria europea.
Anche Londra è tra le destinazioni possibili, in prospettiva di un collegamento diretto attraverso il tunnel sotto la Manica, qualora le condizioni tecniche e commerciali lo permettano.
L’investimento nelle nuove flotte si inserisce in una strategia più ampia delle FFS, volta a rafforzare il ruolo del treno come alternativa competitiva all’aereo sulle medie distanze.
L’alta velocità rappresenta una leva fondamentale per ridurre i tempi di percorrenza e rendere ancora più attrattivo il viaggio in treno rispetto all’aereo, soprattutto su tratte come Zurigo–Milano, Ginevra–Parigi o, in prospettiva, Basilea–Barcellona.
La visione è chiara: un’Europa sempre più connessa attraverso una rete ferroviaria moderna, veloce e sostenibile. E le FFS vogliono essere protagoniste di questo cambiamento.