Mentre il ministro delle Infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini è atteso giovedì 29 maggio alla prefettura di Messina, e il giorno successivo a quella di Reggio Calabria, si accende lo scontro politico e sindacale sul progetto del Ponte sullo Stretto.

A riaccendere la polemica è la Cgil nazionale, che ha scritto alla Commissione Europea per sollevare dubbi e chiedere un intervento sull’iter autorizzativo dell’opera.

A firmare la lettera è il segretario confederale Pino Gesmundo, che si è rivolto alla commissaria europea all’Ambiente Jessika Roswall segnalando “gravi criticità tecniche, ambientali, normative e sociali” legate al progetto del collegamento stabile tra Sicilia e Calabria.

Nella missiva, la Cgil contesta la relazione Iropi (Imperative Reason of Overriding Public Interest), approvata dal Consiglio dei Ministri e inviata a Bruxelles, sostenendo che “non soddisfa le condizioni necessarie e sufficienti previste dal diritto comunitario”.

Il sindacato cita anche le recenti osservazioni della Presidenza della Repubblica sulla procedura speciale relativa ai controlli antimafia, giudicata non in linea con le regole ordinarie.

Secondo la Cgil, “la via scelta dal Governo delle deroghe alle regole nazionali ed europee in nome di un ‘imperativo interesse pubblico’ è completamente sbagliata” e sarebbe stato necessario il richiamo del Quirinale per evitare una forzatura normativa.

Dal canto suo, il Ministero delle Infrastrutture ribadisce la volontà di garantire il massimo rigore nei controlli.

“Non c’è alcun intento di indebolire i meccanismi di vigilanza – si legge in una nota del MIT – anzi, la complessità dell’opera impone un monitoraggio rafforzato, affidato a strutture altamente qualificate”.

Proprio in quest’ottica si inserisce la visita del ministro Salvini nelle prefetture di Messina e Reggio Calabria, definita da fonti governative come un “tour antimafia”, segno di fiducia nelle strutture territoriali e della volontà politica di mantenere alta l’attenzione sui controlli.

A completare il quadro, l’incontro avvenuto lo scorso 27 maggio con il presidente dell’Anac, Giuseppe Busia.

Il MIT ha parlato di “piena collaborazione” e dell’intenzione di coinvolgere l’Autorità in tutte le fasi del progetto, garantendo trasparenza, digitalizzazione dei cantieri, verifica delle imprese e sicurezza dei lavoratori.

L’obiettivo del Governo, secondo quanto confermato più volte dal ministro Salvini, resta la posa della prima pietra entro giugno.

Fonte il Sole 24 Ore