La gestione di TUA S.p.A. continua a destare forte preoccupazione per scelte aziendali discutibili che stanno penalizzando lavoratori e utenti.

Non possono infatti passere inosservate le tante soppressioni di servizi ferroviari che stanno interessando sia le tratte commerciali (Pescara-Roma) che quelle ascrivibili a “trasporto locale” assoggettate alla contribuzione da parte della Regione Abruzzo e che sono peraltro quotidianamente riscontrabili accedendo al sito della stessa società regionale di trasporti (www.tuabruzzo.it/comunicazioni/25.html?cat=3)".

Così il Segretario Filt Cgil Abruzzo Molise Di Eugenio Aurelio. 

"Nello specifico e solo per il corrente anno, sono ben 17 le coppie di corse ferroviarie Pescara – Roma (andata e ritorno) ‘saltate’ dal 1° gennaio e a poco più di un anno dal quel viaggio inaugurale annunciato in pompa magna e con tanto di Istituzioni regionali al seguito corredato dalle usuali roboanti promesse sistematicamente disattese come quella di ‘raddoppiare l’attuale (e al momento unica) coppia di corsa a partire da giugno 2024’ o di ‘arrivare a Roma Termini in meno di 3 ore’ (l’attuale ed unico treno 23965 prevede la partenza da Pescara alle ore 10.20 con arrivo peraltro a Roma Tiburtina e non Termini alle ore 13.44 e quindi con 3h e 24 minuti di percorrenza).

L’aspetto tuttavia alquanto riprovevole di questa vicenda e in grado di infastidire non poco l’opinione pubblica, è che dietro le generiche ‘problematiche tecniche’ utilizzate dall’azienda per giustificare la soppressione delle corse e il disservizio, in realtà si celano motivazioni ben più gravi attribuibili alla mancanza di materiale rotabile e in particolare di locomotori dirottati probabilmente ad assicurare i servizi di trasporto locale assoggettati a contribuzione regionale.

Altrettanto paradossali appaiono le costanti e pressoché quotidiane soppressioni delle corse ferroviarie previste nella tratta Lanciano – San Vito (anch’esse deducibili dal sito), tratta che peraltro coincide con l’unico tracciato di rete ferroviaria di appena 9KM di proprietà della TUA e sulla quale la stessa dovrebbe autonomamente predisporre le necessarie attività manutentive.

Ma lo scandalo non finisce qui: invece di utilizzare mezzi e personale aziendale, TUA ha incredibilmente deciso di affidare i servizi sostitutivi su gomma per le tratte ferroviarie soppresse ad aziende private, con evidenti implicazioni economiche e gestionali.

In definitiva e come più volte denunciato dalle organizzazioni sindacali, stiamo assistendo ad un’azienda che denota evidenti limiti a livello di programmazione con un management – a nostro avviso inadeguato – interessato unicamente a far quadrare i conti della società e a favorire i competitors privati anche a scapito dei tanti disagi arrecati all’utenza.

Del resto per il Presidente di Tua ‘la strada maestra sono i bilanci’ e quindi poco importa se si continuano a prediligere le solite passerelle di politici fatte di inaugurazioni e di tagli di nastri che lasciano il tempo che trovano (l’ultimo proprio oggi nell’officina storica di Lanciano).

Ribadiamo con forza che un servizio pubblico non possa e non debba sottostare unicamente a logiche contabili, sacrificando la qualità del servizio e i diritti e i salari dei lavoratori. Pretendiamo risposte immediate anche dalla Regione affinché eserciti quel controllo analogo che fino ad oggi e alla luce di queste assurde situazioni, è sicuramente mancato. Così come chiediamo trasparenza negli atti e nelle scelte aziendali.

Come Organizzazione Sindacale, denunciamo con forza questa gestione opaca e penalizzante. In assenza di risposte convincenti e di misure concrete, non esiteremo come fatto in passato a coinvolgere gli organi di controllo della Regione Abruzzo e L’Autorità di Regolazione dei Trasporti Nazionale, affinché venga fatta chiarezza”.