È giunto ieri a Napoli il terzo treno ETR 300 di Stadler Rail per la ferrovia Circumvesuviana di EAV.

La notizia di per sé è ottima, eppure c'è poco da stare allegri, come conferma il Presidente di EAV Umberto de Gregorio che ripercorre le immense problematiche affrontate negli ultimi anni.

"È arrivato il terzo treno di Stadler per la Vesuviana. Piano, piano, arriveranno, ma ovviamente c'è un ritardo clamoroso. Ma perché c'è questo ritardo? Devo ripetere la storia, perché qualcuno non capisce o fa finta di non capire.

Ricordo che nel 2016 EAV stava per fallire, nel 2017 evitiamo il fallimento, nel 2018 troviamo i soldi per comprare nuovi treni con Regione Campania. Nel 2019 facciamo la gara. Nel 2019 i treni avevano già 40 anni, questa gara andava fatta 15 anni prima.

Il 26 settembre del 2019 la aggiudichiamo ad Hitachi. Stadler fa ricorso, il TAR accoglie il ricorso il 28 febbraio del 2020. Dopo un anno e mezzo, l'8 marzo del 2021 viene accolto l'appello di Stadler.

Quindi i treni si costruiscono non più a Napoli, con Hitachi, uguali a quelli che già abbiamo Metrostar, ma si dovranno costruire all'estero, in un primo momento in Bielorussia. Inizia questa trafila un po' complicata.

In base al contratto firmato con Stadler il 21 maggio 2021, il 21 aprile 2023 era prevista la consegna del primo treno e poi doveva arrivare un treno al mese. Poi c'è stato il covid, poi c'è stata la guerra in Ucraina, i treni si dovevano fabbricare in Bielorussia, si ferma la produzione. E quindi dalla Bielorussia viene trasferita a Valencia, ritardi.

Poi a Valencia c'è l'alluvione, ulteriori ritardi. Noi dovevamo avere in base al primo contratto firmato nel 2021, già 30 treni qui fisicamente, ne abbiamo solo 3. In base al contratto modificato in seguito al covid, alla guerra in Ucraina, ne avremmo dovuti avere comunque almeno 20 già oggi. In base all'ultimo accordo, 15, e invece ne abbiamo 3.

Se noi avessimo aggiudicato ad Hitachi, non avremmo avuto 18 mesi di contenzioso, non saremmo incappati nel covid, non saremmo incappati nella guerra in Ucraina, e quindi allo stabilimento bielorusso, non ci sarebbe stata l'alluvione, perché i treni si sarebbero fabbricati qui, a fianco a casa nostra, perché i treni erano molto simili a quelli che già operano, i Metrostar, rivedutili, ammodernati, ma erano quelli, perché Hitachi lavora normalmente con Ansfisa, mentre Stadler poco, perché è un'azienda straniera. Insomma, se fosse stata confermata quell'aggiudicazione, noi oggi avremmo probabilmente 50 treni, già tutti quanti, qui, fisicamente, a Napoli.

Invece non è così. Invece non solo non abbiamo quello che era stato firmato, cioè già 18 treni, secondo Stadler, ma ne abbiamo solo tre, che stanno facendo le prove. Ci sono delle complicazioni, perché Stadler conosce poco il modulo operare di Ansfisa, il collaudo viene ad opera di Stadler, non è Eav che deve mettere in servizio i treni.

Eav li deve mettere in servizio, ma Ansfisa deve dire a Stadler che i treni che è fabbricato sono buoni, vanno bene per la Vesuviana. Quindi la responsabilità di Eav qual è? Non lo so. Sinceramente non lo so.

Che facciamo, risolviamo il contratto con Stadler? Ovviamente no, perché questi treni non arriveranno mai. Chiederemo i danni? Sì, ma oggi abbiamo questa situazione, che i treni che erano vecchi quando sono arrivati dieci anni fa, oggi sono stravecchi. Poi sono entrati in Eav dei dirigenti del trasporto, che provengono da Trenitalia, che sono molto attenti, le regole di Ansfisa sono sempre più stringenti e quindi oggi abbiamo davvero pochissimi treni sulla Vesuviana.

Questa è la situazione. Perché c'è paura di far uscire i treni che non sono perfettamente in funzione e quindi c'è una folla che cresce che vuole prendere il treno per andare a Sorrento. Quindi questa è la difficoltà nella quale noi oggi ci muoviamo, una difficoltà enorme.

Io vorrei che qualcuno capisse che gli operai, il personale viaggiante della Vesuviana fa uno sforzo enorme per portare avanti questa situazione, perché è davvero una situazione complicata. Quando ho detto mettiamo il numero chiuso, perché? Vuol dire evitiamo che ci sia troppa gente su un treno stravecchio, perché poi è chiaro che il treno si firma. Evitiamo di fare cento fermate, facciamone poche.

Ma è TPL, Trasporto Pubblico Locale. Ho capito. Ma siamo in grado oggi di fare questa cosa? Purtroppo questa è la situazione. E quindi un'ultima osservazione. Qualcuno dice ma voi mettete più treni sulla Sorrento anziché sulla Baiano.

Ma tu a Baiano ci puoi arrivare comodamente in autostrada, col servizio sostitutivo, con i pullman che noi abbiamo messo. A Sorrento con i pullman non ci arrivi. A Sorrento ci puoi arrivare con il treno, ma non con il pullman, perché il pullman si mette in un ingorgo, anziché metterci un'ora e mezza, un'ora e venti, un'ora e quindici che ci metti con la Vesuviana, ci metti tre ore se ti va bene.

Quindi è chiaro che poi abbiamo anche che Trenitalia chiude per tre mesi la linea Napoli-Torre Annunziata-Castellammare, quindi abbiamo ancora più gente che prende i treni della linea EAV Napoli-Torre Annunziata-Castellammare-Sorrento. Quindi è chiaro che noi dobbiamo attenzionare molto quella linea, perché c'è una folla pazzesca, c'è una domanda di trasporto che oggi con l'offerta che noi siamo in grado di fare non è compatibile. Quindi facciamo i salti mortali per mantenere in piedi una situazione.

Tutto cambierà come è cambiato sulla metropolitana di Napoli quando arrivano i nuovi treni, solo che sulla metropolitana di Napoli ne servono 20 per fare un servizio, che è una linea piccola. Sulla Vesuviana, su tutte le linee Vesuviane, per fare un servizio adeguato ne servono 70-80 nuovi e purtroppo ne abbiamo oggi 40-50 stravecchi. Questa è purtroppo la situazione.

Andiamo avanti, combattiamo, non ci fermiamo, ma sinceramente rispettiamo la sentenza dei giudici, ovviamente, ci mancherebbe altro, giuridicamente sarà ineccepibile, ma le conseguenze sul piano pratico sono state queste, che anziché fare i treni qui a Napoli li abbiamo fatti all'estero, con problemi molto più gravi. A volte si pensa che se si va all'estero è migliore la situazione, purtroppo non è stato così".