Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha risposto ad una interrogazione parlamentare in forma scritta relativa alla realizzazione del nodo ferroviario di Bari.

Nel rispondere agli onorevoli interroganti, il Mit ha precisato che il Nodo Bari sud è un progetto infrastrutturale strategico che prevede una serie di interventi che miglioreranno la mobilità e l'integrazione tra le diverse linee per un’estensione complessiva di circa 10,5 km.

Uno degli interventi principali riguarda lo spostamento della linea ferroviaria dal lato monte nel tratto Bari Centrale – Bari Torre a Mare.

Inoltre, saranno introdotte nuove fermate (Bari Campus, Bari Executive e Triggiano) capaci di rendere il sistema ferroviario più accessibile e capillare.

Un altro aspetto fondamentale del progetto è il quadruplicamento dei binari tra Bari Centrale e Bari Executive, la futura stazione di diramazione per la linea Ferrovie Sud Est (FSE): questo permetterà di aumentare la capacità della tratta, passando da 10 a 20 treni all’ora, migliorando così la frequenza e la fluidità del servizio.

È prevista, inoltre, la risoluzione dell’interferenza tra la nuova variante ferroviaria e la SS16. Per evitare problemi di viabilità, si è optato per un innalzamento del livello stradale lungo un tratto di 1,4 km, un'opera già avviata e conosciuta come "variante ANAS".

Ad oggi, i lavori sono in corso di realizzazione secondo i progetti approvati dal CIPE: la nuova linea Bari Centrale – Bari Torre a Mare è in fase realizzativa, mentre la "variante ANAS" è stata completata, garantendo la viabilità definitiva sulla SS16.

Anche il sottovia Sant’Anna, i canali e la viabilità di collegamento sono in fase di realizzazione. Inoltre, sono in corso le modifiche agli impianti di Trenitalia e FSE per permettere il trasferimento delle attività manutentive FSE, attualmente collocate in edifici interferenti con la variante ferroviaria.

L’intero progetto ha un costo di 459 milioni di euro, già finanziati, e la sua attivazione è prevista entro la fine del 2028.