I due macchinisti non hanno alcuna responsabilità per l'incidente che ha coinvolto la dodicenne di Padova.

Appena hanno notato una sagoma umana sui binari, hanno immediatamente azionato il freno, ma non sono riusciti a evitare l’impatto.

L’incidente è avvenuto nel primo pomeriggio del 10 ottobre scorso, quando la ragazza, probabilmente per tornare più rapidamente a casa nel quartiere di San Lazzaro, ha attraversato i binari in via Friburgo, passando sotto le sbarre abbassate. 

Non si è accorta dell’arrivo di un treno merci che viaggiava a 52 chilometri orari, ben al di sotto del limite di velocità di 60 km/h previsto per quel tratto.

Questa è la conclusione della consulenza tecnica firmata dall’ingegnere Luigi Cipriani, esperto in infortunistica stradale e ricostruzione di incidenti, trasmessa al pubblico ministero Roberto D’Angelo, titolare dell’indagine.

Il chiarimento della posizione dei macchinisti

L’analisi tecnica scagiona completamente i due dipendenti del Gruppo Ferrovie, un 65enne di Busto Arsizio e un 63enne di Novara, entrambi indagati per omicidio colposo e difesi dall’avvocato Alessandro Benedetti. Il loro operato è stato ritenuto corretto e la loro posizione sarà archiviata. Tuttavia, l’inchiesta prosegue per far luce su altri aspetti dell’accaduto.

Le autorità stanno verificando se il binario fosse adeguatamente segnalato e se il passaggio a livello rispettasse le norme di sicurezza. Si indaga sulla presenza di idonei dispositivi di contenimento, come i grembiuli sotto le sbarre, che avrebbero potuto impedire il passaggio sotto la barriera.

La dinamica dell’incidente

Secondo le ricostruzioni, alle 14:22 del 10 ottobre la sbarra del passaggio a livello era abbassata, segnalando chiaramente il divieto di attraversamento. Un filmato di sorveglianza del Comune, ripreso all’incrocio tra via Friburgo e via San Marco, conferma la presenza del treno in arrivo, partito dalla stazione ferroviaria e diretto all’Interporto.

La ragazza, rientrando da scuola, ha deciso di passare sotto la sbarra per evitare l’attesa, percorrendo un tragitto che conosceva bene. Purtroppo, non si è accorta dell’arrivo del treno merci, che viaggiava a 52 km/h e ha coperto 200 metri in appena dodici secondi.

I macchinisti hanno azionato il freno due secondi prima dell’impatto, ma il treno ha comunque investito la giovane, trascinandola per una ventina di metri. L’analisi della "zona" ha rivelato che il convoglio si è arrestato in 12,6 secondi. Subito dopo l’incidente, i macchinisti sono scesi e hanno allertato i soccorsi.

La giovane è stata trasportata in condizioni gravissime all’Azienda ospedaliera ma nonostante gli sforzi dei medici, è deceduta alle 22.

Le indagini proseguono

L’inchiesta non si conclude qui. Gli inquirenti stanno ancora verificando, come detto, il rispetto delle norme di sicurezza e la presenza di adeguati sistemi di protezione lungo i binari.

Diversi interrogativi restano al centro delle indagini della procura, che continua il suo lavoro per chiarire ogni aspetto della vicenda.

Foto di repertorio