Sulle linee del Friuli Venezia Giulia si aggira un "fantasma".
Questa volta, però, non si tratta di una locomotiva, come la tradizione ferroviaria talvolta racconta, ma di una carrozza.
Nello specifico, una vettura per Medie Distanze, appartenente alla serie di carrozze pilota conosciute tra gli appassionati come "Mazinga", per via della loro caratteristica cabina dalle forme imponenti e squadrate.
Il soggetto di questa storia è la pilota 50 83 82-87 143-4, che si distingue da tutte le altre per un dettaglio insolito: la sua livrea DPR semplificata.
A differenza delle unità gemelle, infatti, questa carrozza presenta una fascia frontale completamente in grigio chiaro, priva della tipica mascherina in Grigio Ardesia che delimita l’area riservata al personale di macchina. Inoltre, manca del tutto il logo di Trenitalia sul muso, particolare che accentua l’aspetto “anonimo” e quasi provvisorio del veicolo.
Nonostante questa curiosa anomalia, la vettura è in servizio regolare e continua a svolgere le sue mansioni quotidiane.
Nella giornata di ieri, 2 settembre 2025, la 143-4 è stata avvistata in composizione al Regionale 1824 Villa Opicina – Udine, con la E.464.214 dal lato opposto. Una presenza che non è passata inosservata, soprattutto perché simili composizioni stanno diventando sempre più rare.
Il caso della 50 83 82-87 143-4 assume un valore ancora più particolare se si considera il contesto attuale: molte carrozze pilota di questo tipo sono già state accantonate o radiate in gran parte d’Italia, sostituite da locomotive da ambo i lati o direttamente dai moderni convogli a composizione bloccata.
In diverse regioni non circolano ormai più, e il Friuli Venezia Giulia resta uno degli ultimi territori in cui si possono ancora osservare in esercizio.
Questa pilota “fantasma” rappresenta dunque un frammento di un’epoca ferroviaria al tramonto, con un’ulteriore nota di unicità data dalla sua inconsueta livrea semplificata.
Vederla in testa a un Regionale non è soltanto un’occasione di curiosità per gli appassionati, ma anche un tuffo nel passato, un ricordo vivente di un capitolo della storia dei treni regionali italiani che sta lentamente scomparendo dalle nostre linee.
Foto Ferrovie Online