«Vedere negli stabilimenti Hitachi il primo treno completato, e gli operai al lavoro su altri due convogli, è stata un'emozione senza precedenti». 

Così Eugenio Patanè, assessore ai Trasporti del Comune di Roma, mentre racconta il risultato del sopralluogo di una delegazione mista Comune-Atac - il direttore del Dipartimento Mobilità, Antonello Fatello, e Marina Adduce, Direttore d'esercizio di Atac - agli stabilimenti di Reggio Calabria della Hitachi Rail che sta costruendo, dopo aver vinto la gara d'appalto, i nuovi 14 treni che andranno a rimpolpare le zoppicanti flotte aziendali in servizio sulle linee A e B della metropolitana capitolina.

Il primo treno dovrebbe arrivare nella Capitale nei prossimi giorni, fra l'8 dicembre e Natale, i passeggeri potranno però salire a bordo solo dopo il periodo di test.

Un periodo che durerà un po' di più dei canonici due mesi che servono per testare ogni mezzo su ferro, che sia una metro o un tram o un treno: ne serviranno 3 o 4, perché questo è il prototipo, il primo convoglio della nuova fornitura e i test che andranno fatti servono a verificare ogni possibile dettaglio da perfezionare prima che parta la produzione industriale.

Per cui, fatti i conti, test e rodaggio di questo primo treno dovrebbe concludersi fra fine febbraio e marzo.

Dopo di che, limati tutti i dettagli, si partirà con la produzione in serie.

L'obiettivo del Comune e dell'azienda è quello di arrivare a consegnare al Campidoglio 8 treni entro la fine del 2025 e altri 6 entro l'anno successivo.

Aggiunge Patanè: «I treni nuovi che arriveranno presto nella Capitale, sono la dimostrazione che Roma sulla mobilità su ferro si è rimessa in moto seriamente.

Quelle che stanno facendo negli stabilimenti Hitachi sono attività di una complessità tale che non è spiegabile a parole, ma che va vista: sia per la quantità di impiantistica tecnologica montata sui treni, sia per la tecnologia meccanica che viene applicata.

Ringrazio pertanto tutto il management e i lavoratori di Hitachi per il grande lavoro svolto, che ci consentirà nel 2025 di riportare la Metro B a frequenze più consone a quelle di una grande e moderna capitale europea».

Questi 14 treni - 12 entreranno in servizio sulla linea B e 2 sulla linea A - sono convogli di nuova generazione che consentiranno di rinnovare e abbassare l'età media della flotta circolante sulle linee della metro della Capitale.

I nuovi convogli consentiranno una riduzione del consumo di energia di circa il 10% rispetto al parco attualmente in uso sulle due linee.

Questo risultato è reso possibile grazie al peso dei nuovi treni, realizzati in lega di alluminio, ridotto del 5%, e alla maggiore efficienza della catena di trazione.

L'utilizzo dell'alluminio è due volte vantaggioso, perché oltre alla maggiore leggerezza rispetto ad altre soluzioni, può essere riciclato alla fine della vita del prodotto, facendone un componente intrinsecamente sostenibile.

I nuovi convogli sono costituiti da 6 elementi, tutti comunicanti, hanno la guida bidirezionale e sono lunghi 106 metri.

Ogni treno è dotato di 48 porte, 24 su ciascuna fiancata.

La velocità operativa massima è di 80 chilometri orari. I posti a sedere sono 204. Quattro sono le postazioni per le sedie a rotelle. Ogni treno può trasportare fino a 1.204 persone.

I nuovi treni sono dotati di impianto di condizionamento di ultima generazione e prevedono un miglioramento del confort acustico per chi è a bordo.

L'arrivo dei nuovi convogli di Hitachi Rail, soprattutto per quel che riguarda la linea B, inizierà ad avere effetti reali e diretti sulle frequenze dei treni, oggi decisamente lontane da standard accettabili, per metà anno, quando in servizio arriveranno almeno il secondo e terzo treno che sono già in fase avanzata di costruzione per riuscire ad effettuare la consegna totale di 8 convogli entro la fine del prossimo anno.