Rispettati i tempi del cantiere estivo di M2: questa mattina ha riaperto la tratta tra Cadorna e Garibaldi e contestualmente sono tornate operative anche le stazioni di Lanza e di Moscova.

I treni viaggiano quindi sull’intera linea seguendo il normale orario di servizio, con l’apertura della metro alle ore 5,30 e la chiusura alle ore 0,30.

I lavori si sono svolti in soli 51 giorni e hanno comportato una ristrutturazione complessa dell’infrastruttura. 

Sono stati sostituiti i binari ed è stata rinnovata integralmente la sede ferroviaria con la posa di 2.400 metri di rotaie, 700 metri cubi di calcestruzzo e 3.300 metri quadri di materassino antivibrante.

Un cantiere di un arco di tempo estremamente ristretto, che rende necessario per i primi giorni adottare una velocità ridotta dei treni solo tra Lanza e Moscova a garanzia del consolidamento dei materiali utilizzati.

Si è trattato di un intervento di manutenzione straordinaria, indispensabile per una tratta di quasi 50 anni di età, dove oltre 60 tecnici hanno lavorato senza sosta dal 19 luglio al 7 settembre per condizionare il meno possibile la circolazione. 

Proseguono invece i cantieri per la realizzazione di 6 ascensori a Lanza e Moscova - stazioni originariamente non progettate per ospitare questo tipo di impianti - che saranno pronti entro la fine del 2025.

Oggi il tema dell’accessibilità è centrale per Atm che è impegnata in un ampio piano di abbattimento delle barriere architettoniche con la realizzazione di nuovi ascensori e montascale, per rendere l’intera rete metropolitana totalmente inclusiva.

Per la linea M2, oltre a Lanza e a Moscova, saranno realizzati altri 31 ascensori in 15 stazioni: Sant’Agostino, Cascina Gobba, Gioia, Cologno Centro, Cologno Sud, Piola, Porta Genova, Sant’Ambrogio, Garibaldi, Lambrate, Cimiano, Cascina Antonietta, Villa Pompea, Cascina Burrona e Crescenzago. Inoltre, verranno installati 3 montascale nella stazione di Caiazzo. 

Questi interventi porteranno l’accessibilità della linea M2 dal 66% al 91% già entro il 2025, per poi salire al 100% entro il 2026, con gli ultimi ascensori realizzati nelle stazioni delle diramazioni più esterne.