A Roma, la metro D potrebbe presto diventare una realtà, passando da sogno e auspicio a primo concreto passo verso la sua realizzazione.
A fare il punto sulla quarta linea sotterranea, che collegherà il quadrante Nord Est (da Talenti a Nomentana) all’Eur-Laurentino, è stato l’assessore capitolino alla Mobilità, Eugenio Patanè, durante un incontro organizzato dal III Municipio, uno dei più coinvolti dalla nuova infrastruttura.
Proprio da questa zona, infatti, partirà la costruzione della metro, in uno dei quartieri più popolosi della Capitale. A questa opera si affiancherà anche la creazione di un nuovo deposito che sorgerà sulla via Nomentana, nei pressi del Gra. Le origini del progetto risalgono a molti anni fa, ma nel frattempo le circostanze sono cambiate.
In particolare, i costi, che sono inevitabilmente aumentati nell’arco di oltre quindici anni. Oggi, il fabbisogno per l’intera linea è stimato in 9 miliardi di euro. Per la prima tratta funzionale, che va da Nomentana al Gra fino a Nemorense, serviranno invece circa un miliardo e mezzo. Una cifra che l'Amministrazione comunale spera di ottenere dal governo attraverso la Manovra 2026.
"Il vecchio progetto - ha spiegato l'assessore Patanè- non era più sostenibile. Sia dal punto di vista economico che da quello del tracciato.
Era prevista la partenza da via Ojetti per passare da Smistamento poi si andava verso Salario e piazza Fiume". "Ma a Smistamento - ha proseguito - non e più possibile realizzare il deposito. Che invece potrebbe essere costruito sulla via Nomentana a ridosso del Gra.
Da qui poi la linea dovrebbe proseguire su via Ojetti, viale Adriatico, scambiare con la B1 a Jonio, e con la ferrovia a Val d'Ala. Poi si andrà verso villa Chigi e Nemorense dove si chiuderà la prima fase funzionale visto che in sotterranea c'e abbastanza spazio per consentire ai treni di invertire la marcia".
"Dopo - ha spiegato ancora - la linea prevede alcune invarianti: sarà indispensabile arrivare a piazza Venezia e incrociare la metro A. Farlo a Spagna è complicato per cui ci sono in campo le ipotesi Barberini o Flaminio".
C'è poi il passaggio fondamentale a Piazza Fiume, un nodo cruciale per la mobilità. Successivamente, sono previste le stazioni in Piazza San Silvestro, insieme a quelle di Piazza Sonnino e della stazione di Trastevere, che rappresentano un altro importante punto di interscambio con la linea ferroviaria FL1, come già previsto nel vecchio progetto.
"Poi - ha spiegato sempre l'assessore - l'ipotesi è quella di servire la Magliana e la Portuense per arrivare a piazza dell'Agricoltura e concludere il tracciato a Vigna Murata dove è necessario realizzare un secondo deposito a Sud".
Sul versante dei tempi Patanè ha elencato le varie scadenze: entro marzo sarà presentata al sindaco un'ipotesi del tracciato di sintesi. Poi ci saranno la discussione con i Municipi interessati e l'approvazione del documento che contiene gli indirizzi progettuali. Seguiranno i sondaggi sul territorio e il progetto di fattibilità tecnico economica".
Sempre in tema di metropolitane, l'assessore Patanè ha poi illustrato le novità su un altro tema molto sentito dal territorio: il ponte pedonale sul fiume Aniene. Anche in questo caso si tratta di un'opera di cui si parla da molti anni, ma mai realizzata.
Il ponte consentirà al quadrante di via Sacco Pastore e via Val d'Ossola di raggiungere comodamente a piedi la stazione della metro B1 Conca d'Oro, eliminando la necessità di percorrere un lungo "periplo" per prendere la metropolitana.
"La realizzazione della struttura - ha annunciato - è stata approvata con delibera e affidata ad Astral".