
Il Partito Democratico abruzzese ha presentato il “Pacchetto Abruzzo”, un’azione politica che si concretizza in 16 emendamenti alla Legge di Bilancio 2026.
L’obiettivo è rispondere a quella che il PD definisce “la marginalizzazione della regione” nelle politiche nazionali, cercando di colmare le lacune lasciate dalla manovra del Governo. A guidare l’iniziativa sono stati il senatore Michele Fina, il segretario regionale Daniele Marinelli, insieme ai consiglieri del gruppo PD e ai rappresentanti del partito.
Il pacchetto di emendamenti è un piano articolato per affrontare questioni cruciali per l'Abruzzo, come la ricostruzione post-sisma, le carenze infrastrutturali, la competitività delle imprese e la sicurezza del territorio.
Fina ha sottolineato che la regione continua a non avere una “voce” adeguata a Roma, e le proposte avanzate sono in linea con i vincoli di bilancio, ma puntano a risolvere problemi strutturali che ostacolano lo sviluppo dell'Abruzzo.
Tra gli interventi previsti, spiccano quelli per il potenziamento della rete ferroviaria, con un investimento di 600 milioni per la linea Avezzano-Roma.

Il pacchetto prevede anche interventi per la sicurezza delle autostrade A24 e A25, nonché risorse destinate al miglioramento della strada Salaria, fondamentale per i collegamenti tra la regione e il resto del paese.
Sul fronte ambientale, le proposte includono il sostegno alle comunità energetiche nei piccoli comuni, la creazione di corridoi faunistici e fondi per la lotta al randagismo.
La transizione ecologica e la tutela del territorio sono tra gli obiettivi principali di un pacchetto che intende contribuire a un futuro più sostenibile per l'Abruzzo.
In sintesi, il “Pacchetto Abruzzo” si propone come un piano operativo concreto, pensato per rilanciare la regione e metterla al centro delle politiche nazionali, con l’ambizione di affrontare le sfide storiche e promuovere uno sviluppo inclusivo, sicuro e sostenibile.
Foto 2 Enrico Bonanni