Il progetto dell’Alta Velocità a Firenze compie un nuovo, importante passo avanti. Procedono secondo cronoprogramma i lavori del passante AV sotterraneo, infrastruttura destinata a rivoluzionare il traffico ferroviario non solo nel capoluogo toscano, ma lungo l’intera dorsale nazionale.

A oggi, gli scavi della galleria hanno già raggiunto una lunghezza complessiva di 1.820 metri, collegando Campo di Marte fino alle soglie della Fortezza da Basso.

Restano da completare poco più di 1.200 metri per arrivare al camerone di via Circondaria, uno snodo cruciale per l’intera opera.

Protagonista della fase attuale è la fresa Marika, entrata in azione a novembre 2024 da via Campo d’Arrigo. Il suo avanzamento prosegue nel tratto compreso tra viale Spartaco Lavagnini e la Fortezza, replicando il percorso già tracciato dalla gemella Iris, utilizzata per la seconda canna della galleria.

Sopralluogo al cantiere: Salvini e Giani in visita, fari puntati sull’opera

L’avanzamento del cantiere è stato oggetto di un recente sopralluogo istituzionale che ha coinvolto rappresentanti di primo piano del panorama politico nazionale e locale.

Presenti, tra gli altri, il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, l’assessore regionale Stefano Baccelli, l’assessora comunale Elisabetta Meucci e il Prefetto di Firenze Valerio Valenti Ferrandino, oltre ai vertici di RFI e alle autorità tecniche coinvolte.

Un’occasione per fare il punto sullo stato dell’opera e ribadire la centralità strategica del progetto, pensato per alleggerire il traffico ferroviario di superficie e ottimizzare la gestione dei flussi AV e regionali sull’intero nodo fiorentino.

Da 14 a 6 minuti: il passante taglia i tempi AV sulla Roma-Milano

Una volta completato, il nuovo passante AV permetterà ai treni alta velocità di attraversare Firenze in soli 6 minuti, contro gli attuali 14. Un risparmio significativo che avrà effetti diretti sulla frequenza e la qualità del servizio.

Secondo le stime di RFI, circa 40 treni AV al giorno, oggi costretti a bypassare Firenze per ragioni logistiche, potranno tornare a effettuare fermata nella città, rendendola nuovamente uno snodo strategico lungo la direttrice Roma–Milano.

Più spazio ai regionali: 14 linee toscane verso il rilancio

Uno dei benefici più attesi riguarda però il trasporto locale. Liberando capacità sulla rete di superficie, attualmente satura per la coesistenza tra treni AV e regionali, il passante consentirà un uso più efficiente dell’infrastruttura esistente, con effetti diretti su puntualità, frequenza e capillarità del servizio regionale.

Sono 14 le linee toscane interessate da questa riorganizzazione, che punta a rendere più fluido e affidabile il sistema ferroviario metropolitano e interurbano.

Una nuova Firenze ferroviaria: il futuro passa da Belfiore

Il cuore del nuovo sistema sarà la futura stazione AV Belfiore, in corso di realizzazione. L’impianto, interamente sotterraneo, sarà il fulcro del nuovo assetto ferroviario cittadino, permettendo una separazione fisica tra flussi AV e regionali e una gestione più razionale dei movimenti in entrata e uscita dal nodo di Firenze.

L’opera – attesa da oltre vent’anni – ha finalmente imboccato una traiettoria concreta. Il traguardo della fresa Marika alla Fortezza da Basso rappresenta un segnale forte: questa volta il cambiamento è in corso, non solo annunciato.

Firenze si conferma hub strategico per l’Italia su rotaia

Il passante AV di Firenze non è soltanto un’infrastruttura locale, ma un tassello chiave nel ridisegno del sistema ferroviario nazionale, sempre più orientato all’intermodalità e alla velocizzazione dei collegamenti.

Se i lavori continueranno senza intoppi, il nodo di Firenze sarà presto in grado di sostenere volumi crescenti di traffico, offrendo una rete più moderna, efficiente e accessibile tanto per i pendolari quanto per i viaggiatori a lunga percorrenza.