Gli ETR 485 sono ormai giunti al capolinea della loro vita operativa, e ogni nuovo episodio sembra ricordarcelo con chiarezza.
Ieri, l’ennesimo guasto ha coinvolto uno di questi Pendolino di seconda generazione, causando gravi disagi ai passeggeri a bordo.
Tutto è accaduto nei pressi di Arezzo, quando il Frecciargento 8556, in viaggio da Roma a Genova e operato dall’ETR 485 n.40, si è arrestato in piena Direttissima.
Il treno, partito dalla Capitale alle 16:20 e atteso a Piazza Principe alle 20:32, ha segnalato la presenza di fumo lato interbinario, probabilmente dovuto a un guasto elettrico di entità tale da far temere un principio d’incendio.
La circolazione è stata immediatamente interrotta e i treni deviati sulla Linea Lenta.
Per consentire ai passeggeri di proseguire il viaggio, è stato inviato da Roma l’ETR 485 n.32, sul quale si è proceduto al trasbordo.
Gli effetti sulla circolazione non si sono fatti attendere: i convogli Alta Velocità hanno accumulato ritardi fino a 90 minuti, mentre diversi treni regionali hanno subito cancellazioni o limitazioni di percorso.
La situazione è tornata alla normalità solo alle 23:10, quasi sei ore dopo l’apertura dell’anormalità registrata da RFI alle 17:30.
La fine si avvicina
Il convoglio coinvolto nel guasto, prodotto nel 1998 dalla Fiat Ferroviaria di Savigliano, compie quest’anno 27 anni.
Un’età non elevatissima, ma ormai sufficiente a comprometterne l’affidabilità, come dimostrano anche i frequenti episodi simili che coinvolgono altri esemplari dello stesso gruppo.
L’impressione diffusa è che, per gli ETR 485 così come per gli ETR 460 e 463 ancora impiegati nei servizi Frecciabianca, sia arrivato il momento del ritiro.
Hanno scritto una pagina importante nella storia delle Ferrovie dello Stato, ma oggi appare necessario fare spazio a mezzi più moderni, performanti e soprattutto affidabili.
Del resto, basti ricordare quanto accaduto appena quattro mesi fa, il 3 febbraio 2025, quando un principio d’incendio con fiamme visibili si sviluppò a bordo del Frecciargento 8583, in servizio tra Genova Piazza Principe e Roma Termini, operato dall’ETR 485 n.45.
Un altro segnale eloquente di una situazione tecnica ormai non più sostenibile, anche per questi eleganti ma stanchi elettrotreni.
Foto di repertorio