In Germania Deutsche Bahn è ormai sinonimo di ritardi e inefficienza.
Ora sarà Evelyn Palla, manager italiana di 51 anni originaria di Bolzano, a tentare l’impresa di risanare il colosso ferroviario tedesco e riportare i treni alla puntualità.
Secondo la stampa tedesca la nomina ufficiale è attesa oggi, dopo l’uscita di scena di Richard Lutz, allontanato un mese fa per la gestione fallimentare: bilanci in perdita, un piano di rilancio bocciato per mancanza di coperture e una puntualità tra le peggiori d’Europa.
I numeri sono impietosi: nella prima metà del 2025 solo il 63,4% dei treni a lunga percorrenza è arrivato con meno di 15 minuti di ritardo, mentre i lavori per modernizzare le 40 tratte più critiche sono già in ritardo di cinque anni e non finiranno prima del 2035. Solo allora la puntualità potrebbe risalire all’80%.
Le cause della crisi affondano nelle politiche di sottofinanziamento dell’era Merkel e in una struttura gestionale troppo complessa. Tuttavia, un segnale positivo è arrivato dal settore regionale, che negli ultimi anni ha migliorato risultati e puntualità.
Dal 2022 a guidarlo era proprio Palla: ha riportato i conti in attivo, raggiunto il 90% di treni puntuali e semplificato un sistema frammentato in 14 sottogruppi.
Prima donna a guidare la Deutsche Bahn in 200 anni di storia, Palla ha una carriera internazionale: laureata a Vienna, ha lavorato per Siemens nel Regno Unito, per il gruppo energetico E.ON a Milano e per le ÖBB austriache, prima di entrare in DB come direttrice finanziaria.
Figura atipica in un ambiente dominato da dirigenti cresciuti “in casa”, ha saputo conquistare la fiducia di personale e sindacati, arrivando persino a prendere la licenza da macchinista e da camionista per comprendere meglio il lavoro sul campo.
Ora la sfida più grande: trasformare la DB da simbolo di inefficienza a modello di trasporto moderno ed europeo.