Lunedì 6 ottobre segnerà una data simbolica per la mobilità ferroviaria ligure: alle ore 15.00 partirà il viaggio inaugurale sul primo tratto completato del nodo ferroviario di Genova.
Il treno speciale percorrerà la nuova linea tra le stazioni di Genova Principe e Genova Voltri, attraversando l’imponente galleria Polcevera, lunga 8,5 km.
Si tratta del cosiddetto “quadruplicamento” tra Sampierdarena e Voltri: due binari aggiuntivi rispetto a quelli esistenti, pensati per separare il traffico a lunga percorrenza – inclusi i treni merci – da quello regionale e metropolitano lungo la linea costiera.
Una sorta di “gronda ferroviaria” che sarà pienamente operativa a partire dal giorno successivo, martedì 7 ottobre.
A bordo del convoglio inaugurale è prevista la presenza di un ampio parterre istituzionale: il viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi, il commissario di governo per il Terzo Valico Calogero Mauceri, il sindaco Marco Bucci, la presidente della Città Metropolitana Silvia Salis, oltre ai vertici di RFI e Trenitalia, rispettivamente Aldo Isi e Gianpiero Strisciuglio.
Cosa cambia dal 7 ottobre
Nel breve termine, l’impatto sull’orario sarà contenuto: treni e tempi di percorrenza resteranno sostanzialmente invariati. Tuttavia, la nuova infrastruttura promette di migliorare in modo significativo la regolarità e la puntualità del servizio, eliminando le interferenze tra treni lenti e veloci.
Il nuovo bypass consentirà, fin da subito, agli Intercity e ad eventuali Regionali Veloci di bypassare le stazioni intermedie del Ponente genovese, collegando direttamente Sampierdarena e Voltri.
Di conseguenza, i treni regionali più lenti – come quelli delle relazioni Savona-Sestri Levante o Ventimiglia-Genova – non dovranno più fermarsi in attesa di dare precedenza, riducendo ritardi e criticità frequenti sulla tratta.
Prossimi step: sestuplicamento e modello metropolitano
Il cambiamento strutturale più evidente arriverà con il completamento del sestuplicamento tra Genova Principe e Genova Brignole, previsto entro l’estate 2026. Questa ulteriore opera – due nuovi binari in galleria – completerà la corsia dedicata ai treni metropolitani, aprendo la strada a un modello di trasporto suburbano simile a una metropolitana leggera.
A regime, sarà possibile una frequenza teorica di un treno ogni 6 minuti sulla linea Voltri-Brignole. Tuttavia, per tradurre questa potenzialità in servizio effettivo serviranno investimenti mirati: nuovi treni, revisione del contratto di servizio tra Regione Liguria e Trenitalia (valido fino al 2032), e una strategia chiara di integrazione con il trasporto urbano.
In questo senso, le recenti dichiarazioni della sindaca Salis, dopo un incontro con l’AD Strisciuglio, lasciano intendere una volontà politica di valorizzare l’infrastruttura. Sul tavolo resta anche l’ipotesi, mai del tutto abbandonata, di affidare ad AMT la gestione del servizio ferroviario urbano, anche alla luce dei progetti regionali per una holding unica del TPL.
Treni Genova-Milano: nuove connessioni e scenari futuri
Lo sviluppo del nodo genovese si inserisce nel più ampio disegno del Terzo Valico, la cui attivazione è attesa non prima del 2027. In prospettiva, i treni Intercity provenienti da Milano e diretti a Ventimiglia potranno essere deviati direttamente su Genova Voltri grazie al nuovo raccordo di Fegino, evitando la sosta e l’inversione a Principe.
Un’ottimizzazione che già oggi avviene in via sperimentale con alcuni collegamenti estivi, e che potrebbe diventare la norma nei prossimi anni.
Intanto, già da dicembre 2025 – con l’orario invernale – entrerà in vigore una novità rilevante per i pendolari: la linea Genova-Milano sarà servita da un treno regionale ogni 60 minuti, garantito nella fascia 7.00-22.00 nei giorni feriali.
I nuovi collegamenti saranno instradati su Milano Greco Pirelli, con possibilità di interscambio diretto verso l’aeroporto di Linate alla stazione Forlanini.
Un’infrastruttura strategica per una mobilità più efficiente
L’attivazione del quadruplicamento Voltri-Principe rappresenta una tappa fondamentale verso una mobilità ferroviaria più moderna ed efficiente in Liguria. Il potenziale è evidente: più puntualità, separazione dei flussi, maggiore capacità e le premesse per sviluppare un servizio suburbano ad alta frequenza.
Ora la palla passa alle istituzioni locali e regionali, chiamate a trasformare questa nuova infrastruttura in un’opportunità concreta per cittadini e pendolari.