C’erano una volta le carrozze per Medie Distanze.

Così potrebbe iniziare questo articolo, come una fiaba moderna dedicata a un capitolo importante della storia ferroviaria italiana.

Con il progressivo rinnovo delle flotte regionali da parte delle Direzioni Territoriali di Trenitalia, assistiamo infatti, passo dopo passo, all’accantonamento di materiali che hanno segnato un’epoca: mezzi ormai datati, ma che per decenni hanno rappresentato il cuore pulsante dei servizi ferroviari locali e interregionali.

A breve distanza dal pensionamento delle gloriose ALn 668, un nuovo addio sta interessando in queste settimane Abruzzo e Lazio: quello delle intramontabili carrozze per Medie Distanze (MDVE e MDVC).

Dalla metà di ottobre, le ultime composizioni simmetriche con E.464 sulle relazioni veloci Pescara - Roma e viceversa sono state completamente sostituite da convogli di nuova generazione: ETR 425, ETR 104 – anche nella nuovissima livrea Rebel Revolution del Regionale di Trenitalia – e da doppie composizioni di ETR 103 in servizio per conto di TUA.

È dunque il momento di dire davvero “c’erano una volta le Medie Distanze”.

Su questa linea, in particolare, hanno scritto pagine importanti della storia ferroviaria, sia in livrea originale che in quella XMPR, trainate o spinte dalle E.646 o dalle E.656 che pure ci hanno lasciato.

La situazione, tuttavia, è tutt’altro che statica e potrebbe presto evolversi – in meglio o in peggio, a seconda dei punti di vista di appassionati e viaggiatori.

La Regione Abruzzo è infatti in attesa di altri sei treni elettrici monopiano Coradia Stream di Alstom: quattro destinati a Trenitalia e due a TUA – Trasporto Unico Abruzzese. Si tratta dei prossimi convogli in ordine di consegna, e con il loro arrivo il sipario calerà probabilmente in modo definitivo sui treni regionali a materiale ordinario nella regione che non troverebbero spazio nemmeno come "riserve".

Cambiano i tempi, evolvono i treni. Resta però il desiderio, condiviso da molti appassionati, che almeno una composizione di carrozze per Medie Distanze possa essere preservata dalla Fondazione FS, come testimonianza tangibile di un’epoca che ha accompagnato generazioni di viaggiatori lungo le linee d’Italia.

Si ringrazia Enrico Bonanni