I lavori per il Terzo Valico dei Giovi proseguono, con un avanzamento complessivo dello scavo delle gallerie pari al 91% del totale.

Tuttavia, non è ancora possibile definire una data certa per il completamento dell’opera, a causa di alcune variabili tecniche ancora in corso di valutazione.

Tra i principali ostacoli, il viceministro dei Trasporti Edoardo Rixi ha evidenziato le venute di gas che hanno rallentato l’avanzamento dei lavori su alcuni fronti di scavo.

Attualmente, nove dei tredici fronti sono operativi, mentre quattro restano fermi per problemi tecnici.

Per risolvere la questione del gas, nei mesi di novembre e dicembre 2024 sono stati avviati tavoli tecnici con esperti di settore, Italferr e il General Contractor Cociv, al fine di individuare la metodologia più sicura per la ripresa degli scavi.

Le attività potranno riprendere ad aprile, con un sistema di ventilazione potenziato e tecniche di scavo che limiteranno la dispersione del gas in galleria.

In particolare, saranno impiegate "volate controllate" per ridurre la frammentazione della roccia e interventi di impermeabilizzazione delle aree già scavate.

Secondo il cronoprogramma, gli scavi in direzione nord ripartiranno a maggio per il binario pari e a giugno per il binario dispari.

Per i fronti a sud, nel cantiere di Radimero, il General Contractor prevede una ripresa ad aprile per il binario dispari e ad agosto per il binario pari.

Nel frattempo, RFI e il Ministero delle Infrastrutture stanno monitorando costantemente l’andamento dei lavori, valutando anche le possibilità di finanziamento tramite il PNRR.

Per quanto riguarda il Nodo di Genova, i tempi sono più certi.

Il progetto prevede quattro interventi principali, tra cui il quadruplicamento Voltri-Sampierdarena e il sestuplicamento Principe-Brignole.

L’installazione delle tecnologie per il quadruplicamento sarà completata entro agosto 2025, mentre i lavori del sestuplicamento termineranno a dicembre dello stesso anno.

L’attivazione dell’intero nodo ferroviario è prevista nei primi mesi del 2026, migliorando significativamente la capacità e l’efficienza del trasporto ferroviario nella zona.