Il sindaco di Trani, Amedeo Bottaro, ha espresso perplessità sulla decisione di Italo di ridurre da tre a una le corse giornaliere tra Bari e il centro-nord.

Secondo il sindaco, la scelta dell'azienda appare poco condivisibile, soprattutto in un momento in cui la Puglia e la provincia di Barletta-Andria-Trani (Bat) stanno vivendo un periodo di forte crescita turistica.  

Attualmente, l'unico treno rimasto parte da Bari alle 6:50 e arriva a Torino Porta Nuova alle 16:40, effettuando fermate intermedie a Roma, Bologna e Milano e servendo diverse città pugliesi come Molfetta, Bisceglie, Trani, Barletta e Foggia.

Fino a poche settimane fa, Italo offriva tre corse giornaliere, con una seconda partenza diretta a Torino, e una terza con destinazione Roma. 

La riduzione delle corse limita quindi le opzioni per i viaggiatori, che prima potevano organizzare i loro spostamenti con maggiore flessibilità.  

Le motivazioni ufficiali della scelta di Italo non sono ancora state comunicate, ma alcune ipotesi suggeriscono che le frequenti interruzioni lungo la tratta pugliese abbiano inciso sulla decisione.

Tra i problemi segnalati ci sono le occupazioni dei binari nei pressi di Bari da parte degli ospiti del Cara e i ripetuti malfunzionamenti del passaggio a livello di Trani, spesso dovuti all'incoscienza dei pedoni.

Inoltre, la frana avvenuta l'anno scorso in Irpinia potrebbe aver spinto l'azienda a ridurre il numero di treni per evitare eccessivi ritardi su un binario già congestionato.  

Trenitalia, invece, non ha apportato modifiche alla sua offerta, mantenendo 26 corse giornaliere tra andata e ritorno, con fermate a Barletta.

Il servizio prevede 8 collegamenti con Milano, 10 con Bologna, 6 con Roma e 2 con Venezia, affiancati da un potenziamento dei treni Intercity e regionali per facilitare i collegamenti con le città escluse dall'alta velocità.  

Nel frattempo, il turismo in Puglia continua a registrare dati positivi. Secondo gli ultimi dati della Regione, a gennaio 2025 si è registrato un aumento del 12% negli arrivi e del 17% nelle presenze rispetto allo stesso periodo del 2024.

La provincia Bat, in particolare, sta diventando una meta sempre più attrattiva, un trend che le aziende di trasporto non potranno ignorare a lungo.

Fonte il Giornale di Trani