Definirla una giornata sfortunata, quella di ieri per l'Intercity Notte 754 è certamente un eufemismo.
Chi stava a bordo è infatti stato involontariamente protagonista di un viaggio che è stato una vera e propria odissea.
Il convoglio notturno di Trenitalia è partito da Lecce alle 20.26 di mercoledì con un ritardo sostanzialmente inesistente di un minuto e ha viaggiato nella notte con relativa tranquillità fino ad Ancona.
Nel capoluogo marchigiano è giunto alle 3.46 con un ritardo di 35 minuti. Non pochi, ma assolutamente recuperabili vista la traccia larga.
Qui, tuttavia, si è imbattuto nella sospensione della circolazione per colpa del maltempo.
Da Ancona, infatti, il treno è ripartito solo alle 14.47 con 11 ore e 14 minuti di ritardo, venendo però instradato non via Rimini e Forlì ma via Falconara - Fabriano - Foligno.
Dalla stazione umbra il treno è quindi stato instradato su Firenze fermandosi anche in questa stazione a lungo.
Una volta ripartito ha quindi effettuato una ennesima sosta ovviamente fuori programma a Prato per poi inerpicarsi lungo la linea per Bologna.
L'arrivo nella stazione Centrale del capoluogo dell'Emilia Romagna c'è stato alle 16.27 con la relativa ripartenza che è avvenuta alle 16.52 con il tabellino di marcia fermo su un ritardo di 11 ore e 17 minuti.
Da Bologna il treno notturno si è quindi avviato verso Piacenza e una volta raggiunta questa stazione è stato soppresso nella tratta fino a Torino Porta Nuova.
L'ultimo rilevamento sul Viaggiatreno di Trenitalia, probabilmente perché oltre ha viaggiato come Invio a Vuoto con i passeggeri riprotetti su altri convogli più veloci, è stato a PM Piacenza Ovest dove ha fatto segnare 674 minuti di ritardo.
Il treno ha quindi terminato la corsa a Milano Centrale, dopo circa 24 ore di viaggio.
Una vera e propria via crucis per chi era a bordo le responsabilità della quale, vale la pena ripeterlo, sono da imputare unicamente al maltempo che ha flagellato le linee dell'Emilia Romagna rendendole a lungo impraticabili.
Foto di repertorio