Renfe ha chiuso l’esercizio 2024 con risultati operativi in netto miglioramento, sostenuti dalla crescita dei servizi commerciali e dal consolidamento delle attività internazionali.

La società ha trasportato oltre 535 milioni di passeggeri, stabilendo un record storico destinato a crescere ulteriormente nel 2025. Il margine operativo (EBIT) ha raggiunto 68,6 milioni di euro, a fronte di una perdita di 83,3 milioni nel 2023.

A trainare questa performance sono stati i servizi AVE e Larga Distancia, che hanno registrato un aumento del 14,4% nel numero di passeggeri, con ricavi pari a 1,366 miliardi di euro. Nel complesso, i ricavi del Gruppo si sono attestati a 1,9236 miliardi, in crescita del 5,3% rispetto all’anno precedente.

Perdite in calo, AVE in crescita, pendolari stabili

Sul piano finanziario, Renfe ha ridotto le perdite di 118,6 milioni di euro, portando il risultato netto consolidato post imposte a –2,9 milioni, in netto miglioramento rispetto ai –121,5 milioni del 2023.

Stabile il settore dei servizi pendolari (Cercanías) e della Media Distancia, che pur mantenendo un elevato volume di passeggeri — circa 500 milioni — hanno registrato un leggero calo nei ricavi (–1,5%).

Un risultato influenzato da fattori esterni come i titoli gratuiti introdotti per incentivare la mobilità quotidiana e interventi infrastrutturali che hanno temporaneamente impattato sull’offerta.

Il dato positivo è rappresentato dall’acquisizione di migliaia di nuovi viaggiatori abituali, creando le premesse per una ripresa già dal 2025, anche in vista dell’arrivo dei nuovi treni nel 2026, destinati a migliorare puntualità, capacità e comfort.

Espansione internazionale e presenza globale

Continua il rafforzamento della presenza internazionale di Renfe, grazie alla controllata Renfe Proyectos Internacionales, che gestisce operazioni in Arabia Saudita (Haramain) e Messico (Tren Maya).

I ricavi da attività estere hanno raggiunto 87 milioni di euro, con un contributo significativo del progetto Haramain.

Nel frattempo, il Gruppo ha avviato una nuova filiale negli Emirati Arabi Uniti, consolidando il suo posizionamento come operatore ferroviario globale.

Innovazione, sostenibilità e nuove assunzioni

Renfe ha ribadito il proprio impegno verso innovazione e sostenibilità, proseguendo iniziative come TrenLab (l’acceleratore di start-up) e l’installazione di 20.000 pannelli solari nei depositi di manutenzione.

Sul fronte merci, i ricavi hanno registrato un calo dell’8,6%, riflettendo le difficoltà di un settore in fase di trasformazione. In risposta, è in corso un piano di ammodernamento della flotta merci, sostenuto da fondi europei, con l’obiettivo di ridurre le emissioni e aumentare la competitività.

Il 2024 ha visto anche un incremento del personale: in media, Renfe ha impiegato 19.861 lavoratori, in aumento del 2,3% rispetto al 2023. Proseguono parallelamente i programmi di prepensionamento e uscita volontaria.

Mobilità verde e inclusiva

Sul fronte ambientale, Renfe ha distribuito oltre un milione di abbonamenti gratuiti per i servizi Cercanías, Rodalies e Media Distancia, sostenendo la mobilità quotidiana e contribuendo alla coesione territoriale. Le emissioni di CO₂ si sono ridotte dell’88,7% rispetto al 2005, mentre l’81% dell’energia consumata proviene da fonti rinnovabili.

Da segnalare anche i progressi sul piano dell’inclusione di genere: negli ultimi cinque anni, la presenza femminile in azienda è aumentata del 65%, con le donne che oggi rappresentano il 33% del Consiglio di Amministrazione.

Un operatore al centro della mobilità sostenibile europea

Con la digitalizzazione delle stazioni, la crescente presenza in Francia, e i progetti attivi in America Latina, Medio Oriente e Nord Africa, Renfe conferma il suo ruolo di attore chiave nella mobilità ferroviaria sostenibile, moderna e globale.

I risultati del 2024 dimostrano una Renfe in fase di pieno rilancio, protagonista di un percorso orientato a modernizzazione, efficienza e internazionalizzazione, con lo sguardo già rivolto alle sfide e alle opportunità del 2025.