"Quando il treno ha impegnato il passaggio a livello le sbarre erano ancora chiuse e l’automobilista è passato con il semaforo rosso".

È questa la replica di RFI al Comitato di quartiere Cospea Alta in merito all’episodio che si è verificato domenica in tarda serata al passaggio a livello. 

Secondo il Comitato "il semaforo si è spento, le sbarre si sono alzate e, immediatamente dopo, è sopraggiunto il treno.

Solo la prontezza degli automobilisti in prima fila ha evitato una tragedia che avrebbe potuto segnare per sempre la comunità".

Una versione dei fatti che viene smentita categoricamente da RFI. 

"Innanzitutto il treno marciava lentamente perché il macchinista era stato avvertito di un’anomalia sul funzionamento dei passaggi a livello.

In seguito ad alcune ricerche avviate dopo i fatti, RFI ha rilevato che in un passaggio a livello vicino a quello incriminato una ditta privata aveva agganciato una rete arancione di un cantiere edile sulla forchetta che sostiene la sbarra.

Questa anomalia ha fatto partire immediatamente le procedure automatiche dell’impianto di allarme e di sicurezza che hanno fatto scattare il rosso in tutti i passaggi a livello.

Contestualmente l’allerta è arrivata anche al macchinista che ha rallentato la corsa con marcia a vista.

Giunto in prossimità del passaggio a livello di Cospea lo stesso macchinista si è anche fermato invitando l’automobilista in prima fila a fare attenzione", continuano da RFI .

Il sensore che consente alla sbarra di alzarsi è posizionato proprio in prossimità del passaggio a livello e quindi secondo RFI, quando il treno ha impegnato il passaggio a livello la sbarra era ancora chiusa, ma soprattutto il semaforo era ancora rosso.

"A compiere una grave infrazione – sostiene RFI – è stato l’automobilista, passibile di denuncia.

L’azienda ha comunque già denunciato la ditta edile che ha fatto scattare il sistema di allarme agganciando la rete alla forcella della sbarra dell’altro passaggio a livello che si trova nelle vicinanze".

Infine il comitato di quartiere dopo le segnalazioni lamentava che la risposta ricevuta da RFI, "è stata superficiale e inadeguata rispetto alla gravità dell’accaduto".

La dirigenza dell’azienda pubblica sottolinea come, invece, siano stati richiesti "approfondimenti per ricostruire con precisioni i fatti".