Le operazioni di dismissione di materiale rotabile ormai obsoleto non conoscono soste, e dopo i recenti trasferimenti delle carrozze Piano Ribassato dalla Puglia, anche l’Abruzzo si ritrova costretto a dire addio a una parte importante della sua storia ferroviaria.

Domenica 1° giugno 2025 si è infatti consumato un nuovo, silenzioso capitolo di questa lunga stagione di rottamazioni: è partito da Sulmona un convoglio che ha tutto il sapore dell’addio.

Cinque automotrici ALn 668 - unità .3324, .3195, .3317, .3329 e .3320 - tutte costruite da Fiat Ferroviaria nel 1982, hanno lasciato definitivamente l’Abruzzo per intraprendere l’ultimo viaggio, quello verso la demolizione.

A guidarle fuori da quella che è stata la loro ultima terra è stata la E.464.119 in livrea XMPR, con la E.464.043 perimenti XMPR in coda: due locomotive più moderne a fianco di automotrici nate in un’altra epoca, come a simboleggiare il passaggio di testimone tra generazioni diverse.

Il convoglio ha percorso in silenzio i binari della Roma - Pescara e giunto nel capoluogo abruzzese, la E.464.119 che ha accusato un problema tecnico ha lasciato il posto alla sorella E.464.065, anch’essa in livrea XMPR, per proseguire il viaggio verso Bologna San Donato, raggiunta in serata dopo aver recuperato un corposo ritardo dovuto al cambio della trazione.

Ma il vero epilogo si consumerà nei prossimi giorni, quando il convoglio raggiungerà San Giuseppe di Cairo, località ormai ben nota agli appassionati come ultimo approdo per tante glorie del passato ferroviario italiano.

È lì che le cinque ALn 668 verranno demolite, smontate pezzo dopo pezzo, fino a sparire per sempre.

E se le E.464 faranno poi ritorno in Abruzzo per riprendere il proprio servizio, per queste automotrici sarà la fine definitiva.

Questo viaggio, peraltro, è solo il primo di una serie che sarà ragionevolmente "lunga".

Già il prossimo 8 giugno dovrebbe replicarsi con altre cinque unità. 

Se i nostri conti sono giusti, a Sulmona dovrebbero attualmente esserci ancora quindici automotrici accantonate con altre due che lo saranno a breve.

Le ALn 668 se ne stanno andando

Le ALn 668 rappresentano molto più di un semplice mezzo di trasporto.

Per parecchi decenni hanno collegato borghi e capoluoghi, mari e montagne, spesso su linee secondarie, a volte dimenticate, dove erano le sole a garantire un servizio.

Sono state fedeli compagne di viaggio di pendolari, studenti, ferrovieri. Hanno affrontato inverni rigidi, estati roventi, stazioni spoglie e fermate solitarie. Ogni loro chilometro è stato un racconto, ogni sedile una storia.

Oggi che se ne vanno, con l'ultimo viaggio proprio in Abruzzo previsto il prossimo 8 giugno da Avezzano a Roccasecca e ritorno, non possiamo che salutarle con rispetto e gratitudine.

Per molti resteranno solo delle sigle su una tabella o delle carcasse sul piazzale di un impianto di demolizione.

Per chi le ha conosciute, vissute, fotografate, saranno sempre parte del cuore pulsante della ferrovia italiana.