Una capotreno è stata aggredita nel pavese mentre era in servizio.

Secondo una prima ricostruzione, l'incidente è avvenuto nella serata di venerdì 8 novembre su un treno della linea Milano-Mortara.

La capotreno si era avvicinata a un passeggero che aveva sorpreso con una sigaretta accesa, chiedendogli di spegnerla.

Il giovane, uno straniero, ha reagito in modo violento, rifiutandosi di spegnere la sigaretta e colpendo la capotreno con uno schiaffo.

A seguito dell’aggressione, il personale del treno e altri passeggeri hanno contattato il 112.

Al momento dell'arrivo dei carabinieri in stazione, però, l’aggressore era già fuggito. Sono in corso le indagini per identificarlo.

Nel frattempo, il ventunenne egiziano arrestato a Genova per aver accoltellato un capotreno, dovrà restare nel carcere di Marassi.

Tra le motivazioni del giudice per confermare l'arresto emerge un precedente simile: nel giugno 2023 aveva aggredito un altro uomo su un treno regionale, episodio che aveva portato a un ordine di allontanamento.

Tuttavia, il provvedimento era stato sospeso perché il giovane aveva fatto domanda di protezione internazionale.

Il pubblico ministero ha richiesto la custodia cautelare in carcere, giudicando concreto il rischio di recidiva, sottolineando la facilità con cui il giovane aveva usato il coltello contro il ferroviere.

Inoltre, il giudice ha evidenziato che l'uomo, senza un lavoro stabile in Italia, potrebbe continuare a usare la violenza pur di evitare il pagamento dei trasporti pubblici.

Durante l'arresto, il giovane ha cercato di nascondere il coltello, ancora sporco di sangue, nella manica della felpa.

Ha dichiarato agli investigatori di aver reagito a un colpo ricevuto dal capotreno, che avrebbe usato un manganello retrattile contro di lui.

Tuttavia, testimoni e lo stesso capotreno negano questa versione: il capotreno afferma di aver sospettato che l'uomo fosse armato, ma di non aver avuto il tempo di estrarre l'attrezzo, come confermato dai presenti.