È salito a bordo di un treno diretto a Bologna e, poco dopo la partenza, ha minacciato di morte il capotreno che lo aveva rimproverato per aver tenuto i piedi sul sedile.
Una volta giunto alla stazione di Modena, il giovane ha reagito con violenza all’arrivo della polizia, colpendo con una raffica di pugni uno degli agenti intervenuti. Il 23enne è stato arrestato.
Durante l’udienza di convalida dell’arresto, tenutasi ieri mattina, il ragazzo ha rivolto frasi offensive e pesanti sia al giudice che al pubblico ministero. Vista la sua condotta, è stata disposta una perizia psichiatrica per accertare se sia in grado di affrontare il processo.
L’episodio si è verificato sabato a fine mattinata. Mentre il treno transitava nei pressi della stazione di Quattroville, il capotreno, durante i controlli a bordo, ha invitato il giovane — un cittadino tunisino residente nella provincia di Mantova — ad assumere un comportamento più adeguato e a togliere i piedi dal sedile.
La risposta è stata un’escalation di insulti e minacce, tra cui: “Ti spacco la faccia, ti ammazzo”.
Il capotreno ha quindi allertato la Polfer, che è intervenuta attendendo il treno al suo arrivo a Modena.
Al momento dell’identificazione, il giovane ha reagito con calci e pugni, ferendo uno degli agenti e dando il via a una colluttazione. Solo dopo notevoli difficoltà gli agenti sono riusciti a bloccarlo e a mettergli le manette.
Gli accertamenti successivi hanno rivelato che il ragazzo aveva numerosi precedenti penali, tra cui reati per rapina, ed era già stato protagonista di un’aggressione a marzo ai danni di un altro capotreno.
A causa dell’episodio, la corsa del treno è stata momentaneamente interrotta e la partenza posticipata.
Il giovane è stato arrestato con l’accusa di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.