Salonicco, in Macedonia greca, durante l'inaugurazione di un tratto di 10 km della metropolitana, l'amministratore delegato di ATM, Arrigo Giana, ha colto l'occasione per riflettere sul futuro del trasporto pubblico a Milano.

In particolare, si è soffermato sulla gara per l'affidamento del servizio di trasporto pubblico locale prevista per il 2026, alla scadenza dell'attuale proroga del contratto.

Secondo Giana, la proroga rappresenta "un elemento di incertezza" e avrebbe preferito affrontare la gara già da tempo. 

Tuttavia, ha riconosciuto che la decisione del Comune di Milano di estendere l'affidamento era giustificata dalle sfide imposte dalla pandemia di COVID-19, che aveva generato un contesto di forti incertezze sanitarie ed economiche a livello globale.

Per il futuro, il Comune ha escluso ulteriori proroghe.

Le opzioni in campo saranno due: l'affidamento diretto a una società in-house, ipotesi possibile vista la proprietà comunale di ATM, oppure una gara internazionale, modello che ha già permesso all'azienda di espandersi all'estero, come dimostrano i progetti a Copenaghen e, ora, a Salonicco.

Verso un "colosso" del trasporto pubblico lombardo?

La gara del 2026 includerà non solo la città di Milano, ma anche parte dell'hinterland e della Brianza.

In vista di questa sfida, ATM aveva avviato il progetto Milano Next, un consorzio con partner come A2A e Busitalia.

Tuttavia, è improbabile che questa formula venga riproposta.

Tra le ipotesi più concrete, confermate dallo stesso Giana, c'è la possibilità di una fusione tra Ferrovie Nord Milano e ATM, che potrebbe dar vita a un vero e proprio "colosso" del trasporto pubblico lombardo.