Brigitte Bardot, icona del cinema francese, è morta all’età di 91 anni.

La notizia, diffusa oggi dalla fondazione che porta il suo nome, segna la scomparsa di una delle figure più riconoscibili e influenti del Novecento cinematografico e culturale.

Bardot, nota semplicemente come BB, divenne celebre negli anni Cinquanta e Sessanta per il suo fascino, la sua presenza sensuale sullo schermo e il ruolo da protagonista in film come E Dio creò la donna. Dopo aver recitato in circa cinquanta pellicole, negli anni Settanta si ritirò dal cinema per dedicarsi alla difesa degli animali, fondando la Brigitte Bardot Foundation.

Ma l’eredità di Brigitte Bardot non vive solo nella storia del cinema e della cultura popolare: la sua figura ha lasciato tracce nel mondo ferroviario europeo, dove il suo nome è stato adottato come soprannome per alcune locomotive, un curioso esempio di come l’immaginario pop possa intrecciarsi con la tecnologia e il trasporto su rotaia.

Per le Ferrovie Slovene (SŽ), le locomotive del Gruppo 363 sono affettuosamente chiamate “Brižita” o Brižitka” in onore di Bardot, proprio per il frontale sinuoso che ricorda le linee morbide e famose dell’attrice. Questo soprannome è un tributo scherzoso e affettuoso che fa sospirare gli appassionati di treni per l’eleganza di queste macchine. 

Nel cuore dell’Europa centrale, in Repubblica Ceca e Slovacchia, le locomotive dei gruppi 749, 751 e 752 hanno guadagnato il nomignolo di “Bardotka”, sempre ispirato alla stessa figura femminile iconica. Anche in questo caso il paragone nasce dalla forma del muso delle locomotive, che agli occhi degli operatori e degli appassionati ricorda le curve celebri di Bardot. 

Questi soprannomi sono più di un semplice vezzo: testimoniano come un’icona culturale ben al di fuori del mondo ferroviario possa permeare anche l’universo delle ferrovie, offrendo un ponte tra cultura popolare e tecnologia industriale.

In un certo senso, ogni volta che una “Brižita” o una “Bardotka” attraversa la campagna, per quanto entrambe siano ormai a fine carriera, l’eredità di Brigitte Bardot continua a correre sulle ferrovie d’Europa, ricordando la sua figura non solo come diva del grande schermo ma anche come musa inconsueta di chi ama il treno.

La morte di Bardot rappresenta la fine di un’epoca, ma la sua influenza rimane viva in modi inaspettati, dall’arte alle ferrovie europee.