L'ingegnere Giulio Candia, responsabile della circolazione di Rete Ferroviaria Italiana (RFI), ha spiegato quanto accaduto sabato mattina a Milano in una intervista al Corriere della Sera.

Dopo la partenza di un Frecciarossa dalla Stazione Centrale, il treno ha danneggiato la linea aerea tra Centrale e Lambrate, fermandosi poco dopo.

Il passaggio di un secondo Frecciarossa ha aggravato la situazione, causando la caduta di un conduttore e bloccando l’intera circolazione.

La caduta del conduttore ha inevitabilmente interrotto l’alimentazione elettrica.

Attualmente è in corso un accertamento per individuare le cause del problema.

Si tratta comunque di un evento raro che può verificarsi data la complessità del sistema ferroviario.

Nonostante le difficoltà quotidiane vissute dai viaggiatori, come ritardi e cancellazioni, Candia ha sottolineato che il sistema ferroviario è altamente tecnologico e che eventi simili sono rari, contando poche occorrenze all’anno.

Per quanto riguarda l’aumento dei disagi, i dati del 2024 mostrano una situazione in linea con quella del 2023, senza segnali di peggioramento.

Ogni giorno, circa 10 mila convogli viaggiano sulla rete ferroviaria, il che rende inevitabili alcune criticità a causa della complessità dell’intero sistema.

L’incidente di sabato ha causato ritardi, cancellazioni, attese lunghe nelle stazioni, e modifiche dei percorsi, con treni che arrivavano in stazioni diverse da quelle programmate.

RFI è intervenuta entro 15 minuti per ripristinare la circolazione, spostando i treni bloccati e bypassando la stazione Centrale di Milano.

I treni sono stati fatti fermare a Lambrate o Rogoredo per minimizzare i disagi.

La circolazione ha iniziato a riprendere gradualmente dalle 10:30 e si è normalizzata completamente entro le 15:00.

Secondo Candia, interventi immediati come quello di sabato testimoniano l’efficienza del sistema nel fronteggiare emergenze di questo tipo, che rimangono eventi eccezionali considerando l’elevato numero di treni gestiti quotidianamente.