
Alla conferenza “Logistics and Transport Day” di Zagabria, la Croazia ha messo nero su bianco uno dei progetti infrastrutturali più rilevanti degli ultimi decenni: la futura linea ferroviaria che collegherà il porto di Rijeka a Karlovac.
L’annuncio, destinato ad avere un forte impatto sugli equilibri logistici dell’Adriatico, è arrivato da Žarko Tušek, sottosegretario di Stato al Ministero del Mare, dei Trasporti e delle Infrastrutture.
Secondo Tušek, la progettazione partirà già il prossimo anno, seguita dalla fase costruttiva senza particolari interruzioni. L’opera, dal valore stimato di circa 3 miliardi di euro, richiederà sette-otto anni di lavori e rappresenta il tassello mancante per trasformare Rijeka in un hub di primo piano nel Corridoio Mediterraneo, garantendo il collegamento più diretto tra l’Adriatico e l’Europa centrale.
La nuova infrastruttura consentirà inoltre di decentralizzare parte delle funzioni dell’attuale scalo commerciale, spostandole verso l’isola di Veglia (Krk), dove sono già attivi il terminal GNL e gli impianti di Janafa.
Tušek ha ricordato come negli ultimi mesi il Paese abbia compiuto un salto infrastrutturale significativo, citando il nuovo terminal container Rijeka Gateway come simbolo della trasformazione in corso.
L’intervento, realizzato grazie a un investimento privato complessivo di 380 milioni di euro, rappresenta – secondo lo stesso sottosegretario – l’impegno finanziario più consistente mai registrato nel settore logistico croato.
Una volta completato il ciclo di opere previsto, Rijeka punta a competere alla pari con gli scali di Capodistria e Trieste, oggi leader nell’Adriatico settentrionale.
La conferenza, organizzata dalla Camera di Commercio croata (HGK), ha riunito oltre 300 operatori del settore. Nel suo intervento, Mirjana Čagalj, vicepresidente HGK per edilizia e trasporti, ha sottolineato come intermodalità, elettrificazione delle linee e rinnovo del materiale rotabile siano condizioni imprescindibili per ridurre le emissioni e sfruttare appieno i fondi europei.
Un focus specifico è stato dedicato anche alla logistica di magazzino. Petar Šimić, presidente dell’Associazione di Logistica e Spedizioni della HGK e amministratore delegato di Primacošped, ha illustrato il quadro attuale: in Croazia sono disponibili circa 1,3 milioni di metri quadrati di magazzini, con altri 600–700 mila in costruzione o annunciati.
La domanda, tuttavia, sta rallentando a causa dell’incertezza del commercio internazionale e di una competitività inferiore rispetto a Ungheria e Slovacchia. Per invertire la tendenza, Šimić ha invocato incentivi fiscali, minori oneri locali per i nuovi centri logistici e una revisione delle norme su spedizioni e trasporti, con l’obiettivo di ridurre l’eccessiva responsabilità ricadente sugli operatori.
A completare il quadro dei lavori, è intervenuto Gregor Glušič, presidente del consiglio di amministrazione di ENNA Logic ed ENNA Transport, partner di AP Moller-Maersk nel nuovo terminal di Rijeka.
Glušič ha confermato che la prima fase del Rijeka Gateway è ormai completata, e ha ribadito la volontà del gruppo di integrare porto e ferrovia in un’unica catena operativa, così da offrire servizi più efficienti, rapidi e sostenibili.
Con l’avvio della nuova linea ferroviaria Rijeka–Karlovac, la Croazia sembra pronta a rilanciare il proprio ruolo strategico nel Mediterraneo, con un progetto che potrebbe ridisegnare la geografia dei traffici adriatici nei prossimi anni.
Fonte AdriaPorts - Foto di repertorio