Una nuova pagina si è scritta nella giovane storia delle E.464 di Treni Turistici Italiani (TTI), che ieri hanno fatto il loro esordio lungo la dorsale Adriatica con un servizio a lunga percorrenza: il treno pellegrini Unitalsi da Taranto a Lourdes.
A trainare (e spingere) il convoglio lungo il tratto italiano fino a Ventimiglia sono state due delle sei E.464 recentemente assegnate a TTI: la E.464.368 in testa e la E.464.520 in coda, configurazione necessaria per la circolazione in modalità "reversibile" e per gestire al meglio le manovre in alcune stazioni.
La formazione ha attraversato tutta la costa adriatica, facendo tappa anche a Pescara, dove si è registrato un ritardo superiore ai 100 minuti.
Il treno si è distinto per la sua composizione eterogenea e cromaticamente vivace: carrozze in livrea Charter, bagagliai con i colori sociali di TTI, e persino una UIC-Z in livrea Intercity Giorno bianca con fascia rossa, a testimonianza dell’ormai tipica versatilità delle composizioni utilizzate da Treni Turistici Italiani nei servizi speciali e straordinari.
Le sei E.464 attualmente in forza al parco TTI – le unità 364, 368, 411, 509, 515 e 520 – rappresentano un tassello strategico per la gestione di convogli charter e pellegrinaggi, offrendo prestazioni affidabili e una velocità coerente col servizio da svolgere.
Il loro impiego su relazioni di lunga distanza segna una significativa estensione dell’operatività del marchio TTI, nato per la promozione di treni storici e turistici ma sempre più coinvolto in servizi ferroviari dedicati.
Nonostante i ritardi accumulati, il viaggio ha mantenuto il suo valore simbolico e spirituale per i pellegrini a bordo, diretti al santuario mariano di Lourdes.
Il rientro in Italia è previsto per il 6 agosto, sempre via Ventimiglia, con percorso e composizione che potrebbero replicare quelli dell’andata.
Un debutto che, al netto delle inevitabili difficoltà operative, rappresenta un interessante banco di prova per l’utilizzo delle E.464 TTI su tratte lunghe e complesse, e che conferma la crescente presenza dell’operatore nel panorama ferroviario italiano.
Foto di Stefano Balanica, video di Stefano Balanica e Lorenzo Pallotta