
Un piccolo ma significativo ritorno ha segnato la scorsa settimana il panorama dell’Alta Velocità “storica” italiana.
Gli ETR 460 - rotabili con ormai 30 primavere sulle spalle - sono tornati, anche se solo per breve tempo, a coprire i collegamenti Frecciargento tra Roma e Ravenna.
Giovedì 6 novembre 2025, mentre l’attenzione di appassionati e addetti ai lavori era tutta rivolta all’arrivo in Italia del nuovo TGV-M di SNCF sui binari di RFI, il convoglio ETR 460 n.30 effettuava in silenzio la coppia di corse Frecciargento 8852/8851 tra la città romagnola e la Capitale.
L’episodio si è ripetuto poi anche nella giornata di ieri, con l’impiego in questa circostanza dell’ETR 463 n.27 sul medesimo servizio.

Si è trattato in entrambi i casi di situazioni eccezionali, in cui i più datati ETR 460 hanno sostituito gli ETR 485, normalmente titolari della relazione.
In queste occasioni i “Pendolino” di seconda generazione sono così tornati a percorrere la linea Direttissima tra Orte e Roma, tratta che non frequentavano ormai da diversi mesi.
Curiosità nella curiosità: per ben due volte un treno appartenente formalmente al segmento Frecciabianca è stato utilizzato per un servizio Frecciargento, un’anomalia che tuttavia ha più valore simbolico che pratico, considerata la sostanziale similitudine tecnica tra le due versioni del convoglio.
Un ritorno, insomma, tanto inatteso quanto effimero: il canto del cigno per gli ETR 460, ormai agli sgoccioli di una lunga carriera che sembra avviarsi verso la conclusione, con poche possibilità di ulteriori colpi di scena nei prossimi mesi.