Da circa tre settimane gli automobilisti modenesi si trovano alle prese con lunghe attese ai passaggi a livello della linea Modena-Sassuolo.
A creare disagi, soprattutto nella zona sud della città e nell’area di Formigine, è il nuovo sistema di controllo marcia treno installato su "Gigetto", il convoglio regionale che collega i due centri.
Il sistema, obbligatorio per adeguarsi alle normative di sicurezza, ha rallentato i tempi di transito ai passaggi a livello, con attese fino a 7-8 minuti in alcuni casi.
Tra i punti più critici, via Contrada, via Mantegna, via Fratelli Rosselli, e la zona della fermata "Bertola" a Casinalbo, che in più occasioni ha paralizzato la viabilità fino alle rotatorie di Baggiovara, inclusa quella dell’ospedale.
La situazione ha portato Regione Emilia Romagna, FER, Trenitalia Tper e i sindaci del territorio – in prima linea Elisa Parenti, sindaca di Formigine – a convocare un tavolo tecnico per cercare soluzioni concrete.
L’intervento più immediato riguarda la soppressione della fermata Modena Fornaci, prevista da novembre.
Una scelta resa necessaria anche dalla vicinanza delle fermate: quattro in appena due chilometri tra Fornaci e Casinalbo.
FER precisa che, pur non potendo modificare il nuovo sistema di sicurezza, entro ottobre sarà completata una modifica impiantistica che consentirà di ridurre sensibilmente i tempi di attesa a Casinalbo (via Radici in Piano) e in via Mantegna.
Inoltre, è stato attivato un contatto diretto con il distretto sanitario per garantire interventi rapidi in caso di emergenze.
Restano fermi i principi di sicurezza, ma con l’impegno di limitare i disagi.
La linea Modena-Sassuolo continua infatti a rappresentare un’infrastruttura fondamentale per il territorio, con una media di 2.300 passeggeri al giorno e un impatto ambientale positivo per la mobilità locale.
Intanto, è stata lanciata una petizione contro la soppressione della fermata "Fornaci", situata a pochi passi dall’ingresso dell’ospedale accreditato “Villa Igea”.
Il link per firmare la petizione.