Il tema della privatizzazione delle Ferrovie dello Stato Italiane (FS) è un argomento che torna frequentemente al centro del dibattito economico e politico. L'idea di aprire il capitale del gruppo a investitori privati viene vista come un'opportunità per migliorare l'efficienza aziendale, attrarre investimenti e modernizzare ulteriormente il sistema ferroviario.
Tuttavia, ci sono diversi punti di vista e questioni complesse da considerare.
Il governo Renzi, già in passato, aveva preso in considerazione la possibilità di quotare Ferrovie dello Stato (FS), con l’obiettivo di aprire il capitale del gruppo, attualmente interamente posseduto dal Ministero dell'Economia e delle Finanze (Mef).
Questo piano sarebbe tornato di attualità, con il consiglio d'amministrazione del gruppo che starebbe valutando le varie soluzioni possibili.
In origine, si ipotizzava di mettere sul mercato fino al 40% della capogruppo, una mossa che avrebbe potuto generare circa 4 miliardi di euro.
La questione principale rimane decidere quale parte del gruppo aprire agli investitori privati.
L'Autorità per i trasporti suggerisce di mantenere la gestione delle infrastrutture ferroviarie (RFI) sotto il controllo pubblico, mentre consentirebbe ai privati di investire nei servizi ai passeggeri, con particolare attenzione all'alta velocità e ai servizi a lunga percorrenza come gli Intercity.
Questo è particolarmente rilevante in un contesto in cui la concorrenza nei trasporti ferroviari sta per intensificarsi.
Oggi, a margine del convegno Anci “Strategie, sfide e prospettive per la tutela e la gestione sostenibile dell’acqua in Lombardia”, interviene nuovamente sull'argomento il ministro Salvini.
“Quando mi arriverà una proposta di FS, che oggi non ho, non di privatizzazione o di spezzatino o svendita, ma di valorizzazione e di investimento sulla rete per far viaggiare ancora meglio i nostri cittadini con capitali privati, io la prenderò in esame con estrema attenzione.
Non sono pregiudizialmente ostile a quello che riguarda, per esempio, l’Alta Velocità.
Quando arriverà sul tavolo una ipotesi di investimento privato per potenziare la nostra rete ferroviaria, io sarò felice di esaminarlo perché lo Stato da solo non ce la fa”, ha detto il ministro.